Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 14.38

Commissione UE preme sulle norme contro il riciclaggio

Commissione UE preme sulle norme contro il riciclaggio

| Scritto da Redazione
Commissione UE preme sulle norme contro il riciclaggio

I flussi di denaro sporco sono un problema annoso e complesso. La lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo è fondamentale per garantire la stabilità finanziaria e la sicurezza in Europa. Le lacune legislative di un solo Stato membro si ripercuotono sull’insieme dell’UE. Per questo motivo le norme dell’UE devono essere attuate in modo efficiente e coerente, con un’efficace vigilanza, al fine di combattere la criminalità e proteggere il nostro sistema finanziario.

In questo contesto, ieri la Commissione europea ha presentato un pacchetto di proposte legislative volto a consolidare le norme dell’UE per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo (AML/CFT). Il pacchetto comprende anche la proposta di creare una nuova autorità dell’UE per la lotta al riciclaggio di denaro e fa parte dell’impegno della Commissione a proteggere i cittadini e il sistema finanziario dell’UE dal riciclaggio di denaro e dal finanziamento del terrorismo. Obiettivo del pacchetto è migliorare l’individuazione delle operazioni e delle attività sospette e colmare le lacune sfruttate dai criminali per riciclare proventi illeciti o finanziare attività terroristiche attraverso il sistema finanziario. Come si sottolinea nella strategia dell’UE per l’Unione della sicurezza per il periodo 2020-2025, il consolidamento del quadro normativo dell’UE in materia di lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo contribuirà anche a proteggere i cittadini europei dal terrorismo e dalla criminalità organizzata.

Le misure odierne perfezionano l’attuale quadro normativo dell’UE, adeguandolo alle sfide nuove ed emergenti legate all’innovazione tecnologica, come le valute virtuali, la maggiore integrazione dei flussi finanziari nel mercato unico e la natura globale delle organizzazioni terroristiche. Queste proposte contribuiranno a creare un quadro molto più coerente per agevolare la conformità degli operatori soggetti alle norme AML/CFT, in particolare quelli che operano a livello transfrontaliero.

Il pacchetto odierno consta di quattro proposte legislative:

  • un regolamento che istituisce una nuova autorità dell’UE in materia di AML/CFT;
  • un regolamento in materia di AML/CFT contenente norme direttamente applicabili, anche in relazione all’adeguata verifica della clientela e alla titolarità effettiva;
  • una sesta direttiva in materia di AML/CFT (AMLD6), che sostituisce l’attuale direttiva (UE) 2015/849 (quarta direttiva antiriciclaggio, a sua volta modificata dalla quinta), contenente disposizioni da recepire nel diritto nazionale, come le norme sugli organismi di vigilanza nazionali e le Unità di informazione finanziaria negli Stati membri;
  • una revisione del regolamento del 2015 sui trasferimenti di fondi ai fini del tracciamento dei trasferimenti di cripto-attività (regolamento (UE) 2015/847).

AMLA: la nuova autorità antiriciclaggio dell’UE

Al centro del pacchetto legislativo odierno vi è la creazione di una nuova autorità dell’UE che trasformerà la vigilanza AML/CFT nell’UE e rafforzerà la cooperazione tra le Unità di informazione finanziaria (UIF). La nuova autorità antiriciclaggio a livello dell’UE (AMLA) sarà la centrale di coordinamento delle autorità nazionali, tesa a garantire che il settore privato applichi in modo corretto e coerente le norme dell’UE. L’AMLA sosterrà inoltre le UIF nel loro lavoro per migliorarne la capacità analitica dei flussi illeciti e fare dell’intelligence finanziaria una fonte di informazioni fondamentale per i servizi di contrasto.

L’AMLA dovrà in particolare:

  • istituire un unico sistema integrato di vigilanza AML/CFT in tutta l’UE, basato su metodologie di vigilanza comuni e sulla convergenza verso standard di vigilanza elevati;
  • vigilare direttamente su alcuni degli enti finanziari più rischiosi che operano in un gran numero di Stati membri o richiedono un’azione immediata per far fronte a rischi imminenti;
  • monitorare e coordinare gli organismi di vigilanza nazionali responsabili di altri soggetti finanziari e coordinare gli organismi di vigilanza dei soggetti non finanziari;
  • sostenere la cooperazione tra le Unità di informazione finanziaria nazionali e facilitare il coordinamento e le analisi congiunte tra di esse, al fine di individuare meglio i flussi finanziari illeciti di natura transfrontaliera.

Un codice unico dell’UE in materia di AML/CFT

Il codice unico dell’UE in materia di antiriciclaggio e contrasto del finanziamento del terrorismo armonizzerà le norme AML/CFT in tutta l’UE, incluse, ad esempio, disposizioni più specifiche in materia di adeguata verifica della clientela, titolarità effettiva e competenze e compiti delle Unità di informazione finanziaria (UIF). I registri nazionali dei conti bancari saranno collegati, consentendo alle UIF di accedere più rapidamente alle informazioni sui conti bancari e sulle cassette di sicurezza. La Commissione fornirà anche alle autorità di contrasto l’accesso a questo sistema, accelerando le indagini finanziarie e il recupero dei proventi di reato nei casi transfrontalieri. L’accesso alle informazioni finanziarie sarà soggetto alle solide garanzie della direttiva (UE) 2019/1153 sullo scambio di informazioni finanziarie.

Piena applicazione delle norme dell’UE in materia di AML/CFT al settore delle cripto-attività

Attualmente solo alcune categorie di prestatori di servizi per le cripto-attività sono soggette alle norme dell’UE in materia di AML/CFT. La riforma proposta estenderà l’ambito di applicazione di queste norme all’intero settore delle cripto-attività, obbligando tutti i prestatori di servizi all’adeguata verifica della clientela. Le nuove modifiche garantiranno la piena tracciabilità dei trasferimenti di cripto-attività, come i Bitcoin, e consentiranno di prevenire ed individuare il loro possibile impiego a fini di riciclaggio/finanziamento del terrorismo. Saranno inoltre vietati i portafogli anonimi di cripto-attività, applicando così in pieno le norme dell’UE in materia di AML/CFT al settore delle cripto-attività.

Massimale di 10 000 € per i pagamenti in contanti di importo elevato in tutta l’UE

Per i criminali i pagamenti in contanti di importo elevato rappresentano uno modo facile di riciclare denaro, in quanto è molto difficile individuare le operazioni. Per questo motivo, la Commissione ha proposto oggi per tutta l’UE un massimale di 10 000 € per i pagamenti in contanti di importo elevato. Questo massimale a livello dell’UE è sufficientemente elevato da non delegittimare l’euro come moneta a corso legale e riconosce il ruolo essenziale del contante. In circa due terzi degli Stati membri già si applicano massimali analoghi, anche se di entità variabile, i quali possono rimanere in vigore a condizione che non superino i 10 000 €. Limitare i pagamenti in contanti di importo elevato rende più difficile ai criminali il riciclaggio di denaro sporco. In aggiunta, così come i conti bancari anonimi sono già vietati dalle norme dell’UE in materia di AML/CFT, sarà vietata la fornitura di portafogli anonimi di cripto-attività.

Paesi terzi

Il riciclaggio di denaro è un fenomeno globale che richiede una forte cooperazione internazionale. La Commissione collabora già fianco a fianco con i suoi partner internazionali nella lotta alla circolazione di denaro sporco in tutto il mondo. Il Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI), garante a livello mondiale della lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo, formula raccomandazioni ai paesi. Un paese inserito negli elenchi del GAFI sarà incluso anche in quelli dell’UE e vi saranno due elenchi dell’UE – una “lista nera” e una “lista grigia” – che rifletteranno quelli del GAFI. Per ogni paese aggiunto agli elenchi, l’UE applicherà misure proporzionate ai rischi posti da quel paese. Sulla base di una valutazione autonoma, l’UE potrà inserire anche paesi non riportati dal GAFI, ma che rappresentino una minaccia per il proprio sistema finanziario.

La diversità degli strumenti a disposizione della Commissione e dell’AMLA consentirà all’UE di stare al passo con un contesto internazionale complesso e in rapida evoluzione, caratterizzato da rischi che mutano velocemente.

Prossime tappe

Il pacchetto legislativo sarà ora dibattuto dal Parlamento europeo e dal Consiglio. La Commissione spera che l’iter legislativo si completi tempestivamente. La futura autorità antiriciclaggio dovrebbe entrare in funzione nel 2024 e inizierà il proprio lavoro di vigilanza diretta poco dopo, quando la direttiva sarà stata recepita e verrà applicato il nuovo quadro normativo.

(Fonte Commissione UE)

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