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Con Ambrosoli si cambia musica |C.R.Milesi

| Scritto da Redazione
Con Ambrosoli si cambia musica |C.R.Milesi

Le quattro carte da giocare per Cremona in Lombardia:
1)identità
2)cultura
3)ambiente
4)agroalimentare
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1)Cremona in passato è stata la seconda città della Lombardia per importanza sociale, economica, politica e culturale, seconda solo a Milano. Nel '500 venne addirittura definita la “piccola Anversa”, per la sua bellezza e la florida attività commerciale. La grandezza del nostro Duomo e l'altezza del nostro Torrazzo, la torre campanaria in muratura più alta del mondo, stanno a testimoniare questa voglia di affrancarsi da una dimensione locale per proiettarsi in un panorama più ampio e ambizioso. Oggi la città si trova ripiegata su se stessa per tutta una serie di scelte sbagliate delle amministrazioni che si sono avvicendate negli ultimi decenni, ma le sue potenzialità – come insegna la storia – sono grandi. Si tratta solo di cercare di risvegliarla dal suo letargo con scelte azzeccate.
2)La liuteria è una eccellenza che rende Cremona unica e riconosciuta nel mondo: è questa, insieme alla musica, la carta principale da giocare per sviluppare la vocazione al turismo culturale della città, un filone che fin qui ha prodotto risultati solo in mimina parte, rispetto alla potenzialità. Una carta da giocare soprattutto in vista di Expo 2015. L'apertura del Museo del Violino e il “museo diffuso” delle centinaia di botteghe liutarie, possono rappresentare una calamita irresistibile per migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo in cerca di arte, bellezza e musica.
3)La città e la provincia di Cremona non hanno, per fortuna, tassi di insediamento e di costruzione pari a quello di altre province della Lombardia. Ciò grazie anche alla presenza importante dell'agricoltura, che in  tal senso ha fatto da provvidenziale barriera e diga alla strapotere della cementificazione. Tuttavia negli ultimi anni questa piaga ha cominciato a diventare evidente anche dalle nostre parti, dove si assiste a una cementificazione priva di regole, di estetica, di progetto. Tutto ciò va a compromettere irrimediabilmente la bellezza di un territorio che per secoli i nostri avi hanno protetto. La salvaguardia dell'ambiente diventa perciò un altro punto su cui insistere in futuro, ciò non disgiunto a un controllo delle polveri sottili e a un tasso di inquinamento ambientale che porta la nostra città ad avere un primato poco invidiabile in Lombardia.+
4)Se liuteria e musica sono le carte da giocare sul piano culturale, è cultura nel senso più alto del termine anche l'agroalimentare E' una filiera di eccellenza che in primo luogo costituisce un asset economico strategico e da rafforzare per la nostra città e provincia, e dall'altra può anch'esso contribuire ad alimentare quel flusso di turismo, oggi sempre più ampio, che va alla ricerca di slow food e di prelibatezze in giro per l'Italia.

Clara Rita Milesi                                                                                                   
Cremona 7 febbraio 2013                                                                              email:claritamilesi@libero.it , www.claritamilesi.net

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