Mercoledì, 15 maggio 2024 - ore 14.41

Corradi A. Giovani e futuro della città

| Scritto da Redazione
Corradi A. Giovani e futuro della città

Corradi A. Giovani e futuro della città
Alessandro Corradi  in vista del consiglio comunale di lunedì, dove illustrera'  due interrogazioni, una sul progetto giovani e l'altra sul futuro del cinema tognazzi, anticipa quanto segue:

"mi trovo nuovamente ad intervenire sul tema "Giovani e futuro della città", lo faccio cercando di evitare polemiche e la solita retorica che ormai da tempo circonda il cosidetto  tema "Giovani", assumendo invece un atteggiamento propositivo e di condivisione di alcune idee.

La scorsa settimana si è riunita la commissione consigliare attinente alle politiche giovanili, all'ordine del giorno vi era la verifica - sollecitata dalle opposizioni - sull'andamento del progetto sperimentale riguardante l'ormai ex servizio di educativa territoriale che ha visto da un lato la chiusura di due centri di aggregazione giovanile in altrettante zone "calde" della città ( Cambonino e Cascinetto), e dall'altro una forte contrazione di spesa da parte del Comune di Cremona.

Preso ormai atto delle scelte politiche di cui sopra, chiediamo e crediamo che la verifica debba essere effettuata su due specifici piani che riteniamo essere primariamente di natura politica, non affrontati in commissione:

I bisogni. Quali sono i bisogni dei nostri Giovani e adolescenti? ma soprattutto chi sono? dove sono? Cosa fanno e cosa non fanno? Un'analisi questa, presentata in buona parte dagli operatori coinvolti in questa prima fase sperimentale, ma si tratta di una ricerca che si scopre parziale perché eseguita quasi esclusivamente sulle attività che rientrano nel progetto senza prendere in esame l'intera dimensione cittadina (escludendo zone come Cavatigozzi e il Centro Storico) e inglobandone invece alcune - come quella del centro commerciale - dove i giovani sono meri consumatori e non i protagonisti attivi di una qualche aggregazione. L'indirizzo di questa analisi spetta all'amministrazione, diversamente si rischia di svolgere un report dai tratti propagandistici di quello che si sta facendo, di quanto bello e buono è il nuovo progetto senza intercettare le criticità, i nuovi e crescenti bisogni.

Il Metodo. Nessuno di noi, forza di minoranza, si è mai dichiarato contrario ad un ripensamento del "vecchio" servizio; ma ci teniamo ancora una volta a sottolineare 3 aspetti di metodo che riteniamo fondamentali per la credibilità di un radicale ripensamento del servizio come quello in atto: 1 - il principio di sussidiarietà, che dovrebbe vedere il terzo settore non come mero gestore di un servizio, ma protagonista attivo e propositivo; 2 - conseguentemente, la sussidiarietà diventa fattiva quando il rapporto tra amministrazione e terzo settore è di co-progettazione; 3 - è necessario stanziare risorse adeguate, oggi il privato sociale si trova spesso a svolgere attività -che vengono fatte rientrare in progetti con il "marchio" del Comune - in perdita. Il metodo diventa così un percorso, non per finanziare il privato sociale, ma per creare territorialità, reti associative  e quindi autonomia. Quell'autonomia, quelle reti che dove esistono e funzionano vanno riconosciute, sostenute e non per forza finanziate.

Su questi aspetti, di merito politico, mi piacerebbe si parlasse in commissione...diversamente faccio fatica a riconoscere il mio ruolo di consigliere.

Concludendo, mi permetto di esprimere il disappunto sulla mancata attenzione dell'amministrazione a riguardo dell'estate cremonese di giovani ed adolescenti. Per il secondo anno consecutivo, saremo senza una proposta strutturata.

In futuro sapremo fare meglio quando il confronto tra le varie forze politiche sarà più reale e meno di facciata.

Alessandro Corradi
Consigliere comunale Pd

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