Sabato, 27 aprile 2024 - ore 14.33

(CR) I quartieri sono apartitici non apolitici | Vincenzo Montuori (CR)

O tutti i promotori della campagna elettorale, a destra, a sinistra e altrove, non sono autorizzati a fare propaganda presso i comitati o lo sono tutti.

| Scritto da Redazione
(CR) I quartieri sono apartitici non apolitici | Vincenzo Montuori (CR) (CR) I quartieri sono apartitici non apolitici | Vincenzo Montuori (CR)

(CR) I quartieri sono apartitici non apolitici | Vincenzo Montuori (CR)

 O tutti i promotori della campagna elettorale, a destra, a sinistra e altrove, non sono autorizzati a fare propaganda presso i comitati o lo sono tutti.

Da diversi giorni, si è sviluppata sulla stampa locale una polemica tra l’opposizione che chiede l’autorizzazione a poter incontrare i rappresentanti dei comitati di quartiere per esporre i propri programmi e l’amministrazione uscente che nega tale autorizzazione, appellandosi alle norme del regolamento comunale sui comitati.

Posso dire che questa polemica mi appare francamente inutile?

Lasciamo stare le prescrizioni del regolamento che sono, come già osservato da più parti, di interpretazione non univoca; lasciamo stare le valutazioni sul passato per stabilire - nomi alla mano- quali consiglieri e quali no, quali assessori e quali no siano stati negli anni trascorsi più o meno solleciti ad incontrare i comitati (non stiamo facendo l’elenco dei buoni e dei cattivi).

 Veniamo al concreto: il regolamento stabilisce che i comitati devono essere apartitici: giustissimo; ma ciò non significa che debbano essere apolitici, se il loro compito è quello di confrontarsi con l’amministrazione in carica, qualunque essa sia, per suggerire e promuovere soluzioni operative sulle problematiche dei rispettivi quartieri.

Ho fatto parte del direttivo del comitato di quartiere Centro dal 2014 al 2019 e posso testimoniare che, pur essendo i componenti di diversa appartenenza partitica e diverso orientamento politico, mai e dico mai, si sono addotte motivazioni di partito nelle nostre discussioni; ma questo dipende ovviamente dalla correttezza delle persone.

Oggi, la questione è un’altra: l’amministrazione uscente rivendica il diritto a presentare le proprie proposte ai comitati, escludendo la possibilità per le opposizioni di fare lo stesso; ma lo fa non tanto come amministrazione uscente ma in funzione della campagna in vista delle elezioni amministrative e, quindi, con una prospettiva di parte, che è proprio ciò che il regolamento non consente. Allora, delle due l’una: o tutti i promotori della campagna elettorale, a destra, a sinistra e altrove, non sono autorizzati a fare propaganda presso i comitati o lo sono tutti: infatti, dovrebbe essere ovvio che i comitati, rappresentanti dei cittadini tutti, senza distinzione partitica o politica, hanno diritto di confrontarsi con le diverse proposte; con questo, non mi sembra di chiedere troppo; o no? 

Vincenzo Montuori (Cremona)

 

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