Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 06.47

(CR) Pianeta Migranti. Non dovevano partire?

La strage a Steccato di Cutro è solo una tra le tante stragi, o quella che ha raggiunto un insopportabile livello di crudeltà e di illegittimità? Parla un operatore di Medici senza frontiere.

| Scritto da Redazione
(CR) Pianeta Migranti. Non dovevano partire?

(CR) Pianeta Migranti. Non dovevano partire?

La strage a Steccato  di Cutro è solo una tra le tante stragi, o quella che ha raggiunto un insopportabile livello di crudeltà e di illegittimità?  Parla un operatore di Medici senza frontiere.

Come decifrare questa tragedia nel marasma delle informazioni correnti? Tra i differenti punti di vista, le semplificazioni, il rimpallo di responsabilità tra i gestori della catena del mancato salvataggio, le parole disumane di alcuni politici?

Tra le tante voci che in questi giorni affollano i media, quella degli operatori delle ong che stanno in mare a salvare le persone non risulta in primo piano. Eppure, sono i testimoni diretti della disperazione dei naufraghi e  toccano con mano le inefficienze e incongruenze delle procedure previste per i salvataggi, volute dalle politiche dell’Europa e dell’Italia.

Al seguente link "Non dovevano partire?". Incontro pubblico dopo il naufragio - YouTube

è possibile ascoltare un operatore di Medici senza Frontiere, Riccardo Gatti, che fa parte dello staff della Geo Barents, nave attualmente in stato di fermo amministrativo.

Intervistato da Duccio Facchini, direttore della rivista Altreconomia all’interno di un dibattito pubblico, Gatti legge la strage di Cutro all’interno delle politiche volte a respingere anziché accogliere, politiche che rendono sempre più complicati i salvataggi in mare.

Gatti risponde a domande che ricostruiscono le vicende dei tanti barconi che si ribaltano in mare, anche a poche miglia della spiaggia come a Cutro; parla dei limiti imposti agli interventi delle ong,  del ruolo della guardia costiera, dei finanziamenti europei che essa  riceve per catturare e riportare nei lager i migranti.

Un racconto pacato, pur nella tragicità delle vicende che Medici  senza frontiere affrontano nelle difficili e delicate missioni in mare. Un racconto che parla dei trattamenti disumani verso i  migranti e delle violazioni delle convenzioni internazionali relative ai soccorsi.

C’è, da una parte, il tentativo politico di criminalizzare chi cerca di salvare le persone che stanno per affogare, dall’altra, la determinazione professionale e solidale degli operatori di Medici senza frontiere che cercano di strappare i naufraghi dalle onde. Si tratta di uomini, donne, bambini in fuga da situazioni terribili,  indescrivibili, e forse incomprensibili per chi come noi, cittadini europei, abbiamo tutte le sicurezze di una vita civile. Il non capire la disperazione altrui, non giustifica però le reazioni indifferenti e ciniche davanti alle tragedie. RESTIAMO UMANI!

 

2455 visite

Articoli correlati

Petizioni online
Sondaggi online