Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 12.25

Crema - Incontro con Padre Alex

“Gentilezza e solidarietà. Imparare la tenerezza. Parole e azioni per il cambiamento”

| Scritto da Redazione
Crema - Incontro con Padre Alex Crema - Incontro con Padre Alex Crema - Incontro con Padre Alex Crema - Incontro con Padre Alex

"Vivere un momento complicato come questo non è facile, ma entusiasmante, perché qui ci giochiamo tutto e tocca a voi giovani, è il vostro turno: dovete salvare la vita, che è il dono più grande che abbiamo".

Si è concluso con questa consegna il primo incontro "formativo" proposto da CremaLab, la lista civica in sostegno di Fabio Bergamaschi,  che come annunciato dagli esordi, non intende essere solo un "cartello elettorale" ma proporsi come laboratorio socio politico e amministrativo, rivolto a tutti gli interessati.

E quale migliore ospite se non padre Alex Zanotelli, missionario comboniano per tanti anni, e poi anima di movimenti popolari come quello per l'acqua pubblica e la rete Lilliput ed i Social Forum, a Genova e poi a  Firenze.

Un'esistenza spesa dalla parte degli ultimi, per la pace e la giustizia sociale, come testimonia anche la scelta di vivere a Napoli, nel rione Sanità, un luogo simbolo delle fragilità sociali e della distanza "dello Stato, della Scuola, ma anche della Chiesa", come ha ammesso padre Alex rispondendo alle domande di CremaLab.

L'incontro si è svolto con la moderazione di tre componenti di CremaLab, Gigi Cappellini, operatore Caritas con impegno importante sul fronte della accoglienza, Camilla Ballini,  studentessa 23enne di Giurisprudenza, già impegnata socialmente e nel volontariato civile e Alessandra Mazzeo, insegnante di Spagnolo presso un Istituto Superiore di Crema, che hanno orientato Padre Alex con domande riguardanti temi civili e di attualità.

Le migrazioni, con quegli 82milioni di profughi che scappano da guerre e da persecuzioni. "Ma c'è anche  chi scappa da fame e cambiamenti climatici da aggiungere a questi numeri enormi".

Il perché è presto detto, così semplice e così ingiusto: "Viviamo in un sistema economico e finanziario che permette a pochi di avere tutto, con circa il 10% della popolazione mondiale che consuma da sola il 90% dei beni prodotti sul pianeta, lasciando agli altri le briciole". E con la spesa per le armi che serve a tenere in piedi questo sistema di sfruttamento e miseria. 

E questo pesa anche sul nostro ecosistema, perché questi nostri stili di vita e di consumo "divorano l'ambiente e richiedono tantissima energia e se entro 10 anni non capiremo e cambieremo rotta, il pianeta non ci tollerera' più".  Un affondo sulla guerra non poteva mancare e sulle ingiustizie perpetrate nelle relazioni internazionali, dove "facciamo trattati con i dittatori, con la Turchia, o con la Libia, per trattenere i migranti".

Il Mediterraneo è una ecatombe e fra qualche anno "diranno di noi ciò che diciamo noi dei nazisti". E poi il tema dei giovani, con la necessità di investire "più sulla scuola,  invece che sulle armi", partendo anche dalla esperienza, drammatica, del rione Sanità, certamente terra di frontiera, ma espressione di quelle periferie che accomunano le grandi città. 

I giovani invitati comunque a fare politica, che  "è il più alto atto di carità che può fare un cristiano ma la politica è una cosa seria.

Oggi purtroppo la politica non decide più, è sotto scacco dell'economia e della finanza.

Sono le banche che comandano, chi fa business e questo si sta facendo a spese del creato". Un invito dunque a  "prendere coscienza dal basso, parlare, approfondire, formare grandi movimenti popolari che scuotano il potere. Solo dal basso può nascere speranza, ecco perché tocca ai giovani intervenire"

Importante però anche il modo, lo stile di questo impegno collettivo, perché "solo se riusciamo a mischiarci nella convivialità delle differenze possiamo sopravvivere e crescere: o impariamo ad accoglierci e rispettarci in questa diversità, o saremo destinati a sbranarci a vicenda". Un'ora intensa, stimolante, appassionata, con un pubblico numeroso ed interessato e un grande incoraggiamento, ancora una volta, ai più giovani: "non siete il futuro, il futuro non esiste, voi siete il presente".

Un monito importante, anche per la politica, locale e nazionale, del quale CremaLab si farà testimone e promotore, prima e dopo la campagna elettorale.

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