La tabella pubblicata oggi dal Corriere della Sera sulle scelte delle Amministrazioni sulla addizionale comunale IRPEF dimostra non solo che Cremona è nel gruppo di testa che applicato la tariffa massima dello 0.8%, ma che altre scelte sono possibili e sono state attuate da diversi Comuni: a partire da un ampliamento della fascia di esenzione.
La tabella è relativa solo all’addizionale IRPEF, ma il vero problema è che le scelte dell’Amministrazione ci portano in vetta anche su altre imposte e tariffe. Cremona aveva innalzato verso i massimi l’aliquota IMU sulle case, anche se poi il governo ha abolito il pagamento sulla prima casa.
Vi è inoltre stato l’aumento delle tariffe per il nido, con l’effetto di una drastica riduzione delle iscrizioni. Manovra che così ha penalizzato le famiglie e alla fine non ha aumentato gli introiti per le casse comunali. Ricordiamo la battaglia portata avanti da genitori e sostenuta dal PD contro l’introduzione della retta per le scuole dell’infanzia, poi sospesa per l’anno in corso, ma non abolita.
Ricordiamo anche gli aumenti eccessivi e ingiusti delle tariffe dei parcheggi, con danno per residenti e per commercianti.
Resta ancora da definire il pagamento della TARES: siamo in attesa delle proposte dell’Amministrazione, ma temiamo che vuoi per la normativa vuoi per la pessima performance della raccolta differenziata ci sarà un’altra stangatina d’autunno
Roberto Poli, consigliere comunale Pd Cremona
2013-09-11
