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Cremona AEM esce dal Piano di Risanamento

Si è svolta lo scorso lunedì 8 aprile la conferenza stampa indetta da AEM per illustrare il lavoro fatto in questi anni che hanno fatto uscire l0azienda dal piano di risanamento

| Scritto da Redazione
Cremona AEM esce dal Piano di Risanamento

Cremona AEM esce dal Piano di Risanamento

Si è svolta lo scorso lunedì 8 aprile la conferenza stampa indetta da AEM per illustrare il lavoro fatto in questi anni che hanno fatto uscire l0azienda dal piano di risanamento

Galimberti: "AEM sana è un’azienda in grado di fare investimenti su Polo Tecnologico e Polo2, cimitero e forno crematorio, parcheggi. E fa servizi senza fare debiti”

LA SITUAZIONE NEL 2015

Fin dal 2013 AEM ha presentato crescenti tensioni finanziarie evidenziate dalla difficoltà nell’assolvere al pagamento di alcune scadenze bancarie.

Tale situazione è progressivamente maturata a seguito di un insieme di cause, tra le quali le principali sono: • La gestione caratteristica di AEM assorbiva massicciamente cassa;

  • I dividendi della collegata LGH, su cui si reggeva il modello finanziario di AEM, erano progressivamente in diminuzione a causa di performance al di sotto delle attese;
  • Diversi accordi, penalizzanti per AEM e stratificati negli anni, con il gruppo LGH assorbivano ulteriore cassa;
  • La cessione nel corso del 2012 ad AEM del comparto “ex macello” ed “ex mercato ortofrutticolo” ha definitivamente minato la situazione finanziaria della società, portandola ad aumentare ulteriormente il debito bancario ed a depauperare la cassa di AEM a fronte di un investimento non redditizio;
  • Accumulo nel tempo di uno stock di debito finanziario non sostenibile per i cash flows societari. In seguito a tale situazione nel giugno 2015 AEM ha inviato ai creditori finanziari una richiesta formale di moratoria dei pagamenti finalizzata all’elaborazione di un piano di risanamento volto a superare la situazione di tensione finanziaria.

IL PIANO DI RISANAMENTO Per far fronte a tale situazione di tensione è stato elaborato un piano che trovasse rimedio alle problematiche che hanno causato la crisi di AEM.

In seguito all’elaborazione del piano è emerso che l’indebitamento complessivo di AEM al termine del primo trimestre 2016 ammontava ad € 114,5 milioni, di cui debiti finanziari per € 87,8 milioni. Alla medesima data le immobilizzazioni materiali ammontavano ad € 99,0 milioni e le immobilizzazioni finanziarie a € 64,4 milioni. Il piano volto al risanamento metteva in campo diverse azioni prevalentemente incentrate su:

  1. Ristrutturazione del profilo economico e finanziario di AEM e riduzione dei costi di gestione;
  2. Razionalizzazione degli investimenti societari;
  3. Dismissione di asset considerati non strategici al fine di ridurre il debito finanziario accumulato;
  4. Rinegoziazione degli interessi sul debito in essere.

RISTRUTTURAZIONE DEL PROFILO ECONOMICO E FINANZIARIO

Le principali attività volte al recuperare un profilo economico e finanziario sostenibile adottate sono state: Rinegoziazione del contratto di fibra ottica con Linea Com (Gruppo LGH) Il contratto sottoscritto nel 2011 prevedeva:

  • la locazione delle infrastrutture di telecomunicazioni di proprietà di AEM (rete in fibra ottica e torri) a Linea Com perché potesse gestire le infrastrutture a fronte di un canone di circa € 1,4 milioni.
  • AEM si faceva carico della manutenzione e dell’ampliamento delle infrastrutture esistenti, realizzate da Linea Com e riaddebitate ad AEM con ampio margine e senza alcuna limitazione agli investimenti effettuabili;
  • la possibile wayout da parte di Linea Com con semplice preavviso

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