“Il 2 giugno è la festa della Repubblica Italiana. I padri fondatori hanno voluto fondare il nostro Stato sui valori dell'unità e della solidarietà. Sono principi che come Sindaco della città porto avanti con orgoglio e determinazione. In questi giorni la vera sfida riguarda i flussi migratori. Sono centinaia di disperati che per fuggire da situazioni di guerra sbarcano sulle coste italiane, e che da Sud raggiungono in tanti modi le nostre città.
Cremona in questi anni ha fatto uno sforzo enorme. Di questo ringrazio tutti coloro che se ne sono fatti carico. Nelle ultime ore è annunciato l'arrivo di decine di altre persone, compresi donne e bambini, ma le nostre strutture di prima accoglienza sono ormai sature. Non ce la facciamo più e sarebbe insensato proporre, come sento dire in questa campagna elettorale da Galimberti, di ampliare ancora i numeri dei rifugiati, magari coinvolgendo gruppi o persone non preparati adeguatamente.
Moltissime altri comuni della Lombardia, amministrati da sindaci di ogni colore, non sono coinvolti per nulla. Solidarietà vuol dire che ognuno faccia la sua parte e non siano sempre gli stessi a sacrificarsi.
Domani stesso scriverò una lettera al Ministro degli Interni Angelino Alfano per rappresentagli la situazione e per chiedere che vengano attivati nuovi centri di prima accoglienza in altre città in modo da sgravare la pressione sulla nostra città. Chiederò anche a Roberto Maroni presidente della Regione Lombardia di essere al nostro fianco in questa legittima richiesta.
Cremona ha il cuore in mano, ma vogliamo che lo sforzo non sia più solo nostro. Anche questo vuol dire onorare la giornata del 2 giugno“.
Fonte: Ufficio Stampa del Sindaco