Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 12.39

Cremona Gianluca Galimberti Ancora in ‘rosso’ Ne usciremo insieme

In cinque mesi è la sedicesima volta, purtroppo. Indubbiamente la situazione sanitaria è seria.

| Scritto da Redazione
Cremona Gianluca Galimberti Ancora in ‘rosso’ Ne usciremo insieme

Cremona Gianluca Galimberti Ancora in ‘rosso’ Ne usciremo insieme

In cinque mesi è la sedicesima volta, purtroppo. La nostra regione cambia ancora colore e da lunedì torna in zona rossa. Fino a quando, non si sa (almeno per 15 giorni comunque). Indubbiamente la situazione sanitaria è seria.

Rispetto all’arancione rafforzato, tre le principali novità:

- chiudono anche gli asili nido (le altre scuole erano già in Dad);

- chiudono i negozi ad eccezione di quelli che vendono beni alimentari o beni di prima necessità (è consentita la vendita a domicilio);

- non ci si può spostare dalla propria abitazione, salvo motivi di lavoro, salute o necessità.

E dal 3 al 5 aprile, il ponte di Pasqua, le misure della zona rossa si applicano a tutto il territorio nazionale. In quei giorni sarà possibile spostarsi all'interno della propria regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, massimo due persone.

Nel decreto anche 290 milioni per i congedi parentali, a partire dal 1 gennaio e quindi anche retroattivi. Saranno retribuiti al 50% per chi ha figli minori di 14 anni, mentre dai 14 ai 16 anni non saranno retribuiti. Alternativo al congedo un bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana per i lavoratori autonomi, i sanitari e le forze dell'ordine. Fino ai 16 anni dei figli viene ribadito il diritto allo smartworking per i genitori.

Chiediamo che i ristori per le famiglie e per le attività colpite dalla chiusura coprano davvero in modo significativo le perdite e le necessità, che vengano definiti al più presto anche nelle modalità di erogazione e che siano disponibili in tempi rapidissimi. Fondamentale è spingere sul piano vaccinale che, mai come in questo momento, deve proseguire senza intoppi e coinvolgere nel più breve tempo possibile il maggior numero di persone, con un’attenzione alle persone fragili e a quelle più esposte.

E’ chiaro che questa è una brutta notizia per tutti, perché vuol dire che la situazione sanitaria e ospedaliera non è migliorata e perché vuol dire per ognuno di noi altre limitazioni. Ci è chiesto un altro periodo di enormi sacrifici. Da cittadino e da sindaco chiedo che sia fatto il massimo per compensare le attività danneggiate, per aiutare le famiglie e per vaccinare tutti! Ne usciremo, insieme.          

 

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