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Cremona in bicicletta

| Scritto da Redazione
Cremona in bicicletta

Cremona in bicicletta”, attraverso quattro pacchetti cicloturistici messi a punto dalla Confcommercio, invita alla scoperta della nostra provincia, partendo dalle sue eccellenze. “Una iniziativa concreta -  ha spiegato il presidente Claudio Pugnoli nella conferenza stampa di presentazione -  che ci permette dalle parole ai fatti, che muove nella direzione della valorizzazione turistica. Il nostro territorio ha una forte capacità attrattiva, resa più forte dall’inaugurazione del Museo del Violino. Potenzialità che spesso restano inespresse”. “L’apertura del polo espositivo di piazza Marconi e l’avvicinarsi di Expo -  continua – impongono di mettere in campo iniziative da  offrire ai turisti, realizzate partendo da quanto di buono già c’è, per strutture alberghiere e per piste ciclabili”.

Dalle indagini di Legambiente, infatti, siamo ai primi posti in Italia, per tracciati dedicati alla mobilità slow e alle due ruote. Sulla qualità delle strutture di accoglienza, invece, è l’indagine del Cersi a garantirne il valore.

Sulle prospettive del progetto e sull’importanza del “cicloturismo” si è soffermato Paolo Regina, consulente della Confcommercio. “E’ un settore in espansione che non sembra risentire della crisi – conferma -. I dai indicano che, nel 2012, si sono  registrate un milione e mezzo di presenze cicloturistiche sul territorio nazionale. Un mercato giovane che registra fruitori di un’ampia fascia d’età. Dai 25 ai 35 anni per gli appassionati di mountain bike, dai 40 ai 60 anni per i ciclisti da strada”. Sempre per la statistica i bike riders pedalano mediamente dalle cinque alle sei ore giorno, richiedono menu equilibrati mirati alla loro esigenza di sportivi, in albergo sistemano la bicicletta, lavano la divisa  e se vanno a letto dopo cena.

“Proprio per questo – conferma la presidente del Gruppo Albergatori Alessandra Cattaruzzi – le nostre strutture hanno perfezionato la loro offerta. Ad oggi hanno aderito una ventina di realtà dell’accoglienza, quelle che si affacciano sui percorsi. Ma si tratta di un “work in progress”, e speriamo che arrivino nuove adesioni”. “Abbiamo un percorso già ben infrastrutturato, anche grazie agli intereventi messi in campo dalle Amministrazioni negli ultimi anni. Un patrimonio che è giusto valorizzare”, conferma anche Maria Grazia Cappelli, segretario della Camera di Commercio.

Spesso si tratta di turisti stranieri, indica ancora la ricerca elaborata dal Consorzio degli Italy Bike Hotels “Si stima – si legge - che ogni cicloturista spenda in media 500 euro in acquisti di prodotti tipici, artigianato locale e materiale ciclistico”. Quattro sono i percorsi proposti: “Da Stradivari a verdi” dedicato alla musica, che spazia anche oltre i confini della provincia. Così come guarda all’Emilia anche la “via del Grande Fiume”. Anche perché la sponda destra del Po ha già un flusso cicloturistico consolidato e, dunque, potrebbe essere interessante creare nuove sinergie. Del tutto cremonesi, invece, sono gli itinerari delle “Città Murate” e quello dedicato alla nostra cucina e alla gastronomia. “E’ una proposta capace di leggere le nuove tendenze del turismo – conclude Alessandra Cattaruzzi - ma anche di valorizzare le nostre campagne, con le loro ricchezze: valori in piena sintonia con i temi dell’Expo. Inoltre questo tipo di mercato offre a chi è impegnato nel settore dell’ospitalità la possibilità di incrementare presenze nei periodi di bassa stagione, si valorizzano anche le località minori a vantaggio di tutto il territorio”.

2013-10-24

 

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