Sabato, 27 aprile 2024 - ore 21.00

Cremona, la Diocesi augura buon lavoro alla nuova giunta

La Commissione della Pastorale sociale e del lavoro in una nota saluta la giunta e evidenzia 4 punti fondamentali

| Scritto da Redazione
Cremona, la Diocesi augura buon lavoro alla nuova giunta

Ai sindaci e consiglieri, in particolare di prima nomina, rivolgiamo un augurio sincero e caloroso per l’espletamento del mandato ricevuto dai propri cittadini, che è appello ad un impegno serio, rigoroso e insieme disinteressato e generoso a favore delle nostre comunità.

L’elezione infatti, pur se frutto di scelta della maggioranza dei cittadini, investe di una responsabilità che si estende a tutta la cittadinanza. Questa consapevolezza vi chiede di esercitare il vostro mandato nello stile del dialogo e della partecipazione, non solo nei riguardi della generalità della popolazione nelle sue articolazioni, ma anche delle forze politiche di minoranza, che hanno un ruolo essenziale nella realizzazione della democrazia. Ricordiamo che il bene comune, tanto più nell’ambito delle amministrazioni locali, è frutto dell’apporto di tutti.

Auspichiamo che le comunità locali, in particolare le comunità cristiane, vi siano di sostegno e stimolo, soprattutto nelle scelte prioritarie di tutela dei più deboli e delle integrazioni territoriali possibili, che permettano l’ottimizzazione delle risorse, la valorizzazione dei giovani, e il dialogo tra le diverse generazioni.

 

Ci permettiamo di ricordare  alcuni principi e alcune priorità per l’agire politico.

Ogni persona merita l’attenzione  della comunità, senza discriminazione di razza, di censo, di genere e di pensiero. I poveri e i deboli meritano una attenzione prioritaria che li aiuti a trovare una dignitosa collocazione nella loro comunità.

Il perseguimento del bene comune esige di non anteporre ad esso gli interessi personali o di una categoria sociale.

Inoltre  quattro emergenze sollecitano l’impegno e risposte dalle neoelette  amministrazioni.

Il lavoro, soprattutto dei giovani e dei disoccupati. Questa attenzione ha stretta attinenza con i processi di innovazione e di qualificazione culturale che richiedono sostegno e valorizzazione della scuola di ogni ordine e grado.

Le famiglie, alle quali va riconosciuta l’identità di soggetti sociali fondamentali, e per il loro ruolo sociale devono essere considerate anche “soggetti fiscali” per riservare loro  una condizione di priorità, soprattutto nella presente congiuntura economica. In questo senso si auspica un’apertura delle politiche sociali dall’individuo alle famiglie, collocando la persona dentro il contesto delle sue relazioni vitali.   

L’immigrazione, che richiede un’intelligente politica di dialogo interculturale e interetnico, che favorisca la costruzione di ponti tra persone di diverse etnie e culture, nel rispetto dei diritti/doveri di cittadinanza garantiti dalla nostra Costituzione. Le politiche di accoglienza vanno accompagnate da serie politiche di integrazione mirate alla costruzione di  relazioni e scambi culturali.

La tutela, l’accesso e l’uso dei beni comuni: non tutti i beni sono uguali. I beni comuni, infatti, si caratterizzano per la loro indispensabilità e tra questi: la tutela del territorio e delle sue vocazioni; l’accesso all’acqua garantito a tutti, evitando gestioni improntate a soli criteri di efficienza aziendale; l’energia, favorendo lo sviluppo delle energie rinnovabili; l’aria, tutelandone la salubrità per realizzare la quale sono necessarie interazioni con più ampi contesti territoriali; l’educazione e la scuola, a cui assicurare una attenzione costante; la salute di ogni persona. 

 

Nella consapevolezza della preziosità del vostro servizio amministrativo, la comunità diocesana,  mentre vi rivolge l’augurio di buon lavoro, vi assicura la sua vicinanza.

Vi anticipiamo che il Vescovo, nell’occasione del Natale di ogni anno, propone ad Amministratori e Dirigenti un momento di riflessione e di confronto. Inoltre la diocesi, continua la sua proposta formativa per chi desiderasse approfondire temi fondamentali per l’amministrazione della cosa pubblica, secondo la prospettiva della dottrina sociale della Chiesa. Così dal prossimo ottobre, riprenderà il 4° corso dell’Alta Scuola di formazione all’impegno sociale e politico in collaborazione con l’Università Cattolica.

 

Commissione della Pastorale sociale e del lavoro

Diocesi di Cremona

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