Sabato, 20 aprile 2024 - ore 04.28

Cremona Le misure anti slot creeranno disoccupati di Fabio Moroni

Chi lavora in questo settore legalmente non è un criminale, ma un dipendente e un cittadino del comune di Cremona.

| Scritto da Redazione
Cremona Le misure anti slot creeranno disoccupati  di Fabio Moroni

Egregio direttore, queste poche righe per intervenire sull’ordinanza degli orari delle sale giochi e sugli apparecchi a vincita emanata dal sindaco a fine dicembre. Siamo dipendenti di una sala slot qui in Cremona, e vista l’ordinanza così limitativa degli orari e soprattutto spezzata, il nostro titolare ci ha preannunciato che se non cambieranno le cose si vedrà costretto a licenziarci, queste limitazioni di orario, rischiano di non riuscire a tenere in piedi l’attività, e noi chi ci ascolta? Andremo ai sindacati, dal sindaco... Eccola l’altra faccia della medaglia degli effetti dell’entrata in vigore dell’ordinanza che limita l’accensione delle slot machine, videolottery e l’apertura delle sale giochi a otto ore al giorno, per il proprietario di sale giochi è una licenza primaria, rilasciata dalla questura, per i bar è diverso anche se sentendo esercenti si parla già di cali del 50% sull’introito, nella sala in cui lavoro molto di più. Non vogliamo negare e ignorare il problema ludopatia, ma questa ordinanza non affronta nella maniera corretta questo disagio: sicuramente uno dei settori più in risalto quando si affronta il tema ludopatia è quello delle slot machine, ma non l’unico esistente. Anche le lotterie nazionali e i gratta e vinci fanno parte di questo fenomeno.

Oggi ci sono dei gratta e vinci da 20 euro e il 10 e lotto ogni 10 minuti anche a 200 euro alla volta e non mi risulta anche alle slot si possano giocare ‘colpi’ da 20 euro, per non parlare poi dei Casinò on line dove non sussiste nessun controllo sulla maggiore età del giocatore. Abbiamo letto sulla ‘Provincia’ che i ludopatici nel territorio comunale sono pochissimi e quindi mi spiego ancora meno questa ordinanza.

Chi lavora in questo settore legalmente non è un criminale, ma un dipendente e un cittadino del comune di Cremona.

Ovviamente il mio titolare di sale giochi sta pensando, insieme ad altre sale colpite ad un ricorso che comporta delle spese non indifferenti e quindi va sempre a colpire l’impresa. Forse è una questione demagogica e populista ed è più facile colpire l’imprenditore, l’esercente e le famiglie di questo settore, chiederemo se il sindaco ci assumerà in Comune se perderemo il nostro posto causa la sua ordinanza.

Fabio Moroni ( f.moroni25@libero.it)

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