Sabato, 11 maggio 2024 - ore 21.44

Cremona. Movimento 5 Stelle all’attacco sulle elezioni del nuovo Consiglio Provinciale

Pubblichiamo il comunicato congiunto di Christian Di Feo, Alessandro Boldi (Consiglieri Comunali a Crema) e Maria Lucia Lanfredi (Consigliere Comunale a Cremona)

| Scritto da Redazione
Cremona. Movimento 5 Stelle all’attacco sulle elezioni del nuovo Consiglio Provinciale

Egregi Sindaci, Egregi Consiglieri,

come vi è noto, a breve, saremo chiamati a eleggere il nuovo Consiglio Provinciale. Per la prima volta nella storia della nostra Repubblica, in attuazione della Legge Delrio, un organo rappresentativo facente parte dell’ordinamento costituzionale della Repubblica non sarà eletto a suffragio universale e diretto, ma soltanto da membri dei consigli comunali. Il Movimento 5 Stelle dei comuni della Provincia di Cremona ripudia senza alcun ripensamento questo sistema anticostituzionale e scandaloso, che si fa beffa delle fondamenta della nostra democrazia nonché dei cittadini. Le Province sono un’istituzione obsoleta e superabile, che il Movimento 5 Stelle, raccogliendo le istanze dei cittadini, ha chiesto di abolire con una proposta di legge Costituzionale depositata alla Camera dei Deputati (www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0006760.pdf). Anziché agire in questo senso, i partiti hanno mantenuto questi organi, addirittura con un possibile ampliamento dei loro compiti, secondo quanto previsto dalla legge che è stata venduta alla stampa come trionfale “abolizione delle Province”. Per questo, coerentemente, i suoi Consiglieri Comunali rifiutano di prendere parte all’elezione, così come rifiutano la possibilità di essere eletti in queste istituzioni antidemocratiche e inutili, in quanto non ci riconosciamo in queste imposizioni anticostituzionali, contrarie al principio del suffragio universale e della rappresentanza politica, imposte con prepotenza da un Governo e da una maggioranza parlamentare illegittima. Esortiamo vivamente a intraprendere anche voi questa strada, affinché l’attuale Governo comprenda la gravità della situazione e il pericolo imminente per la nostra democrazia e Costituzione , ma anche per denunciare la vostra opposizione al mantenimento di un ente inutile, in cui si sovrappongono i livelli decisionali, appesantendo e rendendo inutilmente più inefficiente il sistema amministrativo locale. L’invito è esteso sia alle forze proclamatesi “civiche”, sia a tutti coloro che appartengono a quei partiti che a livello nazionale hanno avviato questo scempio, pur avendo posto l’abolizione delle Province nei loro programmi, per dare un segnale forte a Roma, alle istituzioni e al Governo, a dimostrazione che la democrazia non deve mai essere lesa e che i cittadini hanno bisogno di riforme serie e non di spot elettorali. Invitiamo soprattutto i candidati Presidente e Consiglieri a ripensare la loro posizione, di ritornare sui passi della democrazia con una forma di ribellione civile e di non prendere parte a questo “club di nominati”, ritirando le proprie candidature. Chi agirà diversamente, contribuendo all’elezione del futuro Consiglio Provinciale, in spregio alla democrazia, alla Costituzione e alle promesse che sono il vincolo morale per i rappresentanti nei confronti dei loro elettori, non potrà che essere ritenuto correo dell’avanzamento di questa minaccia alla democrazia, al pari di chi l’ha promossa.

Nell’auspicio di una vostra collaborazione, porgiamo cordiali saluti.

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