Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 09.32

Cremona Per il rilancio del commercio in città lavorare assieme di Lugi Lipara (Pd)

Non esiste amministrazione che, da sola, sia in grado di rispondere con le proprie politiche ad una crisi così profonda come quella che da anni stiamo vivendo.

| Scritto da Redazione
Cremona Per il rilancio del commercio in città  lavorare assieme di Lugi Lipara (Pd)

Ciò che più colpisce nel dibattito sulla condizione del commercio in città è la periodicità con la quale si ripropongono sul tavolo polemiche, talvolta basate su argomentazioni non univocamente riconosciute da molti cittadini ed operatori economici, mentre ritengo sia più utile affrontare il tema con una prospettiva più ampia e con autentico spirito costruttivo.

Cremona si caratterizza per il potenziale che possiede, ovvero per la bellezza della sua piazza principale, delle sue chiese, dei suoi palazzi; per i suoi musei, per l'unicità della  tradizione liutaria e per la qualità nel settore agroalimentare e dolciario. Il tutto è concentrato in un centro storico  di dimensioni tali da consentire di raggiungere agevolmente le sue estremità anche senza l'impiego dell'auto. Non esiste amministrazione che, da sola, sia in grado di rispondere con le proprie politiche ad una crisi così profonda come quella che da anni stiamo vivendo.

L'amministrazione Galimberti ha investito su molte linee di sviluppo che esaltano il potenziale della città, creando eventi (si pensi solo alla mostra di Torriani che, da sola, ha attirato in centro storico 22.000 visitatori) e mettendo Cremona al centro di reti e progetti rilevantissimi. Si può fare di più? Questo è ovvio, come in qualsiasi vicenda umana. L'amministrazione ha già inserito nel Piano delle Opere Pubbliche interventi strutturali da attuare entro il mandato che migliorino in modo permanente il decoro urbano (per esempio, pavimentazioni di pregio, riqualificazione dei comparti Affaitati e Grasselli, ecc.); così come è ragionevole pensare di investire maggiormente anche in eventi di taglio più popolare e meno settoriale come da alcuni è stato proposto, pur nella consapevolezza che gli eventi - più o meno prolungati nel tempo; piccoli o grandi che siano - contribuiscono solo all'animazione della città e, da soli, non bastano a spingere le vendite nei negozi.

E così pure l'accessibilità di ogni spazio alle auto garantisce la possibilità di passaggio dei veicoli a scapito della qualità dell'aria e della sicurezza degli utenti deboli della strada, non certo maggiore capacità di spesa agli acquirenti. Peraltro, l'impegno elettorale di riorganizzare la ZTL e il piano della sosta in città, favorendo la fruibilità degli spazi come avviene in tutte le più belle città d'arte, è stato attuato con una flessibilità ben più ampia rispetto ad altre realtà. Quindi ritengo sia fuorviante ritenere che la chiusura del cosiddetto corridoio centrale sia la causa di tutti i mali. Perché la crisi di alcuni settori del commercio ha radici ben più profonde, legate a cause sistemiche, alla profonda modificazione dei costumi e delle abitudini dei consumatori, nonché - nella nostra realtà locale - anche alle caratteristiche anagrafiche e socioeconomiche della popolazione residente.

E' preciso dovere di qualunque amministrazione operare nel pieno rispetto delle norme; pertanto, se da un lato l'indirizzo politico dell'attuale maggioranza è quello di ridurre nella prossima variante la dimensione delle medie strutture di vendita inserite nel tessuto consolidato della città, non è pensabile l'imposizione di veti che blocchino iniziative commerciali legittimamente avanzate in base all'attuale sistema delle regole.

La ricetta per affrontare problemi complessi salvaguardando gli interessi collettivi non la possiede nessuno, ma ritengo sia preciso dovere di tutti gli attori coinvolti usare un approccio più sistemico, meno spigoloso e sempre rispettoso sia della grande competenza e professionalità di chi del commercio fa la propria vita prima che la propria attività, sia di chi ha la responsabilità di amministrare avendo a riferimento il bene comune.

Luigi Lipara - consigliere comunale partito democratico e membro della segreteria cittadina

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