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Cremona Pianeta Migranti. L’UE limita i diritti dei migranti alla frontiera con la Bielorussia.

Il video,in modo forte e incisivo evidenzia lo squallore di un’Europa dalle radici cristiane,che lascia morire i profughi,anche bambini, sulle rotte migratorie.

| Scritto da Redazione
Cremona Pianeta Migranti. L’UE limita i diritti dei migranti alla frontiera con la Bielorussia.


Cremona Pianeta Migranti. L’UE limita i diritti dei migranti alla frontiera con la Bielorussia.

Il video, in modo forte e incisivo evidenzia  lo squallore di un’Europa dalle radici cristiane, che lascia morire i profughi, anche bambini, sulle rotte migratorie.

Un’Europa che permette ai paesi confinanti con la Bielorussia di abbassare le misure umanitarie e le tutele previste dal diritto internazionale.

 

I 27 paesi UE, tra i più ricchi del mondo, con 450 milioni di abitanti, non sono in grado di fornire assistenza in linea con i propri quadri giuridici, a circa 10.000 persone al confine con la Bielorussia!

Prende piede in Europa, una proposta, a dir poco allarmante, che invece di fornire una risposta giuridica efficace alla crisi umanitaria in corso -improntata alla protezione dei diritti delle persone al confine- intende limitare il diritto d’asilo, allungare i tempi della detenzione e abbassare il livello  delle condizioni materiali di accoglienza dei richiedenti asilo.

Il 1°dicembre, la Commissione Europea ha presentato una serie di misure di carattere giuridico e pratico per affrontare la crisi alla frontiera con la Bielorussia. Tra queste, vi è la proposta di adottare una decisione del Consiglio - ai sensi dell’articolo 78 (3) TFUE - per l’utilizzo di misure di emergenza temporanee in materia di asilo e rimpatrio. Queste misure consentirebbero a Polonia, Lituania e Lettonia di discostarsi dalle norme UE in materia di asilo e di abbattere i normali standard previsti per le persone bisognose di protezione internazionale.

Sarebbe così permesso di ritardare la registrazione delle domande di protezione internazionale, le procedure di asilo e di rimpatrio, e verrebbero indebolite le tutele legali alle persone. Sono misure del tutto sproporzionate considerato che tra gli intrappolati nelle zone di confine, ci sono gruppi vulnerabili: famiglie con bambini, donne incinte e anziani, persone fuggite da guerre e da paesi come Siria, Yemen, Afghanistan e Iraq.

Forti critiche sono venute da ASGI (Associazione studi giuridici sulle migrazioni) alla proposta presentata dalla Commissione Europea perché gli afflussi alla frontiera non sono tali da mettere in pericolo i paesi confinanti e perchè la situazione di emergenza è creata in modo strumentale dalla Bielorussia per calcoli politici. E’ invece fondamentale promuovere il rispetto del diritto internazionale e del diritto europeo ai confini, in linea col quadro giuridico attuale che fornisce strumenti adeguati per rispondere a situazioni di incremento dei flussi migratori.

ASGI sollecita quindi la Commissione UE a supportare Lettonia, Lituania e Polonia con un sostegno tecnico e finanziario, subordinato al rispetto della Carta dei diritti fondamentali e delle Direttive europee in materia di asilo. Chiede pure che gli aiuti umanitari raggiungano urgentemente i profughi alla frontiera dell'UE e all'interno del suo territorio senza alcuna limitazione.

Secondo ASGI, inoltre, la Commissione utilizzerebbe la crisi al confine con la Bielorussia come occasione per sperimentare misure e dispositivi contenuti nelle proposte legislative allegate al nuovo Patto Europeo sulle Migrazioni su cui ASGI stessa si è già espressa in modo assai critico. Altresì sottolinea che, ancora una volta, il Parlamento europeo è stato messo da parte – come è successo con le precedenti politiche legate alla migrazione che sono state contestate da esperti di diritti umani-  ed auspica che proprio il Parlamento europeo smonti la base giuridica dell’articolo 78 (3) TFUE.

Policy_Paper_ASGI

 

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