Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 01.12

Cremona Pianeta Migranti.Pandemia,più violenza sulle donne soprattutto migranti.

Il mix di isolamento e povertà causato dalla pandemia sta scatenando un’ondata di violenze nei confronti delle donne, specialmente rifugiate e migranti. Lo sostiene l’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati che ha lanciato la campagna “ Non lasciare indietro nessuno”, sostenuta da cittadini e organizzazioni di tutto il mondo.

| Scritto da Redazione
Cremona Pianeta Migranti.Pandemia,più violenza sulle donne soprattutto migranti. Cremona Pianeta Migranti.Pandemia,più violenza sulle donne soprattutto migranti.

Cremona Pianeta Migranti. In pandemia, più violenza sulle donne soprattutto migranti.

Il mix di isolamento e povertà causato dalla pandemia sta scatenando un’ondata di violenze nei confronti delle donne, specialmente rifugiate e migranti. Lo sostiene l’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati che ha lanciato la campagna “ Non lasciare indietro nessuno”, sostenuta da cittadini e organizzazioni di tutto il mondo.

In quasi tutti i Paesi colpiti dal coronavirus gli episodi di violenza di genere – e in particolare la violenza domestica – sono aumentati in maniera significativa.

La pandemia ha esacerbato in particolare le vulnerabilità delle donne, bambine e adolescenti migranti e rifugiate.

In Italia, il servizio nazionale antiviolenza, nel periodo compreso tra marzo e giugno, ha registrato un aumento delle chiamate del 119% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Come se non bastasse, nei primi dieci mesi del 2020, si è verificato un femminicidio ogni tre giorni (rapporto Eures).

Gli ultimi dati disponibili (ISTAT, 2018) dicono che, già prima della pandemia, un terzo delle donne inserite in un percorso di allontanamento dalla violenza erano  straniere. La pandemia purtroppo, ha peggiorato la loro situazione di sfruttamento sessuale e lavorativo; con l’aggravante che la quarantena e l’isolamento sociale hanno reso ancora più difficile superare le normali barriere linguistiche, culturali e istituzionali per poter accedere ai servizi di protezione e aiuto.

L’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), l’UNHCR (Agenzia ONU per i Rifugiati) e l’UNICEF (Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia) hanno lanciato la campagna “Non lasciare indietro nessuno” proprio per sollecitare efficaci servizi in risposta alla violenza di genere; sono veri e propri servizi salvavita che devono diventare più accessibili e che vanno inseriti dentro la strategia nazionale di risposta alla pandemia. La campagna chiede che vengano destinate risorse adeguate a garantire la regolare attività di questi servizi; chiede l’applicazione rigorosa della normativa vigente in materia di protezione, come il rilascio del permesso di soggiorno per le donne sopravvissute a violenza (articolo 18 bis del Testo Unico sull’immigrazione), oltre all’attuazione dei modelli di inclusione previsti proprio per combattere la discriminazione e la violenza di genere.

OIM, UNHCR, e UNICEF hanno lanciato anche una ‘Guida’ per spiegare, a operatori e operatrici impegnati in prima linea, le modalità più corrette per fornire un primo supporto alle persone sopravvissute alla violenza. Sono indicazioni opportune che meritano di essere recepite e inserite all’interno del  processo di revisione del  nuovo Piano Strategico Nazionale sulla Violenza Maschile Contro le Donne, in corso nel nostro paese.

 

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