Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 22.14

Cremona, riapre al pubblico l'altare di San Michele in Duomo

La riapertura dopo il restauro, finanziato da Oleificio Zucchi

| Scritto da Redazione
Cremona, riapre al pubblico l'altare di San Michele in Duomo

Dopo quasi sette anni dal restauro finanziato da Oleificio Zucchi, sarà possibile visitare e ammirare l’altare dedicato al Santo nel transetto Nord del Duomo, in occasione delle attività collaterali organizzate per il XXIX Congresso Rotary Distretto 2050 "Cultura dell’Eccellenza. Cultura per l’Eccellenza", che sarà ospitato dalla città di Cremona e supportato dai club cittadini in quei giorni. L’evento porterà nella nostra città rotariani, e loro accompagnatori, da tutte le province limitrofe. 



Nel weekend del 21 e 22 giugno l’altare di San Michele sarà nuovamente visibile alla cittadinanza e ai turisti: un’occasione unica per potersi soffermare davanti alla pala e contemplare l’opera di Giulio Campi, autore dell’altare e della sua tela (1566) raffigurante il Santo nell’atto di uccidere il diavolo, e il ciclo di affreschi trecenteschi riscoperti all’interno dell’altare. “Di comune accordo con l’ente Chiesa Cattedrale, abbiamo pensato di rendere fruibile l’altare di San Michele nelle giornate di sabato e domenica: i restauri hanno riportato alla luce un angolo prezioso e significativamente interessante della nostra cattedrale, ancora poco conosciuto a cittadini e visitatori” – ha commentato Alessia Zucchi, CFO e Resp. Relazioni Istituzionali di Oleificio Zucchi SpA. “Ringraziamo S.E. Mons. Dante Lanfranconi, l’ente Chiesa Cattedrale di Cremona, l’Associazione Battistero, il prof. Achille Bonazzi, delegato diocesano e regionale della Lombardia per i beni culturali ecclesiastici, i progettisti, le restauratrici e tutti coloro che sette anni fa ci hanno permesso di finanziare questo restauro: testimonianza dell’impegno e del coinvolgimento della nostra azienda nelle iniziative del territorio e della vocazione alla responsabilità sociale d’impresa che la caratterizzano da oltre duecento anni.” 

I lavori di conservazione, terminati nel 2007 grazie alla sponsorizzazione di Oleificio Zucchi

nel 60esimo anno dalla sua fondazione, hanno restituito all’altare il suo antico splendore sia nella parte esterna che nella parte interna con la scoperta dell’affascinante ciclo di affreschi trecenteschi. Su una muratura a una sola testata, di forma quasi semicircolare, si è infatti recuperato un ciclo di affreschi trecenteschi tra cui spicca nella parte superiore, la ‘Gloria di Cristo e della Vergine’ attorniata da quattro angeli per lato, interpretato come opera di Bonifacio Bembo. La riscoperta dell’altare e del ciclo di affreschi retrostanti non costituisce la sola novità dei restauri; si può infatti affermare che l’altare di San Michele racchiude la storia evolutiva della Cattedrale dal suo inizio fino alla seconda metà del Cinquecento. Infatti all’interno dell’altare è possibile verificare la presenza dell’originaria muratura e del suo spessore di quasi due metri. E’ stato inoltre possibile constatare l’altezza della primitiva pavimentazione in cotto e l’originaria scansione degli altari laterali con i pilastri intonacati ed affrescati che li delimitavano, con i capitelli in pietra carbonatica decorati. 

 

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