Martedì, 07 maggio 2024 - ore 20.23

Cremona, ‘Spritz letterario’ al Museo del Violino con ‘Le vittorie imperfette’

Appuntamento per sabato alle 11:00 nel cortile del Museo. Emiliano Poddi dialoga con Giacomo Iacomino e Paolo Bodini

| Scritto da Redazione
Cremona, ‘Spritz letterario’ al Museo del Violino con ‘Le vittorie imperfette’

Da evento sportivo a episodio epico il passo è breve: per chi l’ha giocata, la finale della partita di basket alle Olimpiadi di Monaco del 1972 è diventata ragione di vita, per Emiliano Poddi, autore di Le vittorie imperfette (edito da Feltrinelli) addirittura una sorta di compleanno ante litteram.

Sabato 28 maggio, alle 11:00, nel cortile del Museo del Violino, lo scrittore brindisino, ospite della rassegna Spritz letterario, ripercorre quei secondi finali determinati all’assegnazione della medaglia d’oro dialogando con Giacomo Iacomino, giornalista, telecronista della seria A e conduttore di Gancio Cielo su Cremona 1, e Paolo Bodini, conosciuto in città non solo per la professione medica e l’impegno politico ma anche come cestista in quanto, negli anni Settanta giocatore della Ju.Vi. Vergani in serie C e per dieci anni presidente della SAS.

In bilico tra lo storytelling sportivo e il racconto autobiografico, Poddi riesce nell’intento di ridare vita a una partita talmente paradossale che se ne potrebbe mettere in dubbio l’esistenza. I protagonisti sono Saša Belov e Kevin Joyce, due ragazzi all’inseguimento di un sogno: vincere la medaglia d’oro del basket alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Uno si è allenato all’ombra della colossale statua della Grande Madre Russia a Stalingrado, l’altro sui campetti di cemento tra i grattacieli di New York. Due squadre. Due mondi contrapposti. Due culture. Quando arrivano allo scontro conclusivo, Usa-Urss non sarà solo una partita memorabile, sarà per sempre legata ai tre secondi più leggendari, contraddittori e ingarbugliati della storia dello sport.

Ma Monaco ’72 è anche la scena di una strage spaventosa: undici atleti israeliani cadono sotto l’attacco terroristico di Settembre Nero. Un lutto che dev’essere riassorbito in fretta, proprio per fare spazio alla sfida tra le due superpotenze.

Molti anni dopo, inchiodato davanti alla replica notturna di quei quaranta minuti, inghiottito dal rivoltarsi continuo dei vinti in vincitori e dei vincitori in vinti, il narratore viene sbalzato in un mondo che non esiste più, riportato alle estati della sua infanzia nel campetto di pallacanestro di Cisternino, quando sognava di salire un giorno sul podio olimpico. Insieme a lui, stiamo con Joyce e Belov in una partita che incolla alla pagina fino a quei controversi tre secondi finali. Seguiamo Kevin e Sašha anche negli anni a venire, li vediamo portarsi addosso il peso di essere diventati simboli, l’uno di una sconfitta impossibile da accettare, l’altro di una vittoria da scontare come una condanna. Schegge di un tempo “onnipresente e scaduto” che ha lasciato, insieme a un mucchio di macerie e di sogni spezzati, il segno di un’eterna vittoria imperfetta, imperfetta come la vita, come la storia, come tutte le storie di chi ha molto desiderato.

Emiliano Poddi scrive, con impeccabile senso del ritmo e con una sorprendente adesione umana alle cose della vita, un romanzo che alterna epica e racconto intimista, spionaggio, tragedia e spigliata commedia d’amore. Un romanzo in cui il palleggio risuona «come il battito del cuore». Poddi è nato a Brindisi nel 1975. Autore teatrale e radiofonico, ha scritto i romanzi Tre volte invano (selezione Premio Strega), Alborán e, per Feltrinelli, Le vittorie imperfette (2016). Insegna alla scuola Holden di Torino.

La rassegna Spritz letterario è promossa da Cremonabooks e dal lounge bar Chiave di Bacco. L’ingresso è libero.

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