Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 10.46

Crisi di Governo. I due Matteo ‘giocano’ per loro stessi | Vincenzo Montuori Cremona

Egregio direttore, è crisi di governo e il PD che fa? Si divide tra chi, come il segretario Zingaretti e il suo gruppo che vorrebbe andare a votare subito e Renzi che, controllando la maggior parte dei gruppi parlamentari, vorrebbe provare a costituire un governo con il Movimento 5 Stelle e altri gruppi per frenare l’avanzata di Salvini.

| Scritto da Redazione
Crisi di Governo. I due Matteo ‘giocano’ per loro stessi | Vincenzo Montuori Cremona

Crisi di Governo. I due Matteo ‘giocano’ per loro stessi | Vincenzo Montuori Cremona

Egregio direttore, è crisi di governo e il PD che fa? Si divide tra chi, come il segretario Zingaretti e il suo gruppo che vorrebbe andare a votare subito e Renzi che, controllando la maggior parte dei gruppi parlamentari, vorrebbe provare a costituire un governo con il Movimento 5 Stelle e altri gruppi per frenare l’avanzata di Salvini.

Ora, non sto a discutere quale delle due opzioni sia la migliore, perché - francamente - entrambe presentano vantaggi e svantaggi ma mi interessa valutare le ragioni di Renzi, che promuove un dialogo con i 5 Stelle, di cui pure fino a ieri ha detto peste e corna: egli dichiara che non vuole anteporre il proprio risentimento personale verso Grillo e company alla necessità di perseguire il bene nazionale, fermando l’avanzata di Salvini con ogni mezzo possibile.

Non per esser maliziosi ma, conoscendo ormai Renzi, a me viene il sospetto che egli voglia rimandare il progetto delle «elezioni subito» perché sa che, in quel caso, perderebbe il controllo dei gruppi parlamentari a favore di nuovi deputati non renziani e perché ciò gli consentirebbe di fondare il soggetto politico che ha in mente come una sorta di nuovo centro aggregante.

Non so quanto questo progetto possa essere plausibile ma ho l’impressione che, così facendo, toglierà dei voti al PD senza comunque sfondare col rischio di ritrovarsi a doversi confrontare con gli altri da una posizione di debolezza.

È chiaro che ciò gli consentirebbe di rientrare nell’ago ne politico direttamente ma va sottolineato (e a tutti sia chiaro) che in questo progetto, come in tanti altri che circolano in queste settimane sulla scena politica, non c’è uno straccio di strategia unitaria, non c’è una visione del bene comune, ma solo il perseguimento di un successo personale, costi quel che costi: questo è ciò che accomuna i due Mattei e tanti altri politicanti (e non statisti) che si agitano all’orizzonte di questa povera Italia.

Vincenzo Montuori Cremona

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