Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 19.49

CRISI ECONOMICA: LA GRAN BRETAGNA TAGLIA IL WELFARE

| Scritto da Redazione
CRISI ECONOMICA: LA GRAN BRETAGNA TAGLIA IL WELFARE

UK PARLIAMENT CUTS WELFARE EXPENSES DUE TO THE ECONOMIC CRISIS.
La maggioranza di governo conservatrice-liberale vota a favore della riduzione delle uscite per le politiche sociali preventivata dal primo Ministro, David Cameron, per battere la crisi. Favorevoli i conservatori, divisi i liberaldemocratici, contrari i laburisti. 
Una sforbiciata al welfare in nome del rigore. Nella giornata di martedì, 8 Gennaio, la Camera dei Comuni del Parlamento britannico ha approvato in seconda lettura, con una maggioranza di 56 deputati, la diminuzione all'1% delle sovvenzioni statali per la sicurezza sociale.

Il taglio delle risorse al welfare, previsto per due anni a partire dal 2014, rientra nel piano di austerità approntato dal governo conservatore-liberale per arginare le conseguenze della crisi economica sul bilancio dello Stato.

 

Come dichiarato dall'artefice della manovra, il Cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, il governo deve fare cassa, e le uscite per il welfare, che costituiscono un terzo delle spese del bilancio nazionale, rappresentano un capitolo su cui è necessario risparmiare.

 

Soddisfazione per l'approvazione del provvedimento è stata espressa dal Primo Ministro, il conservatore David Cameron, che su Twitter ha illustrato come la misura  armonizzi le uscite del bilancio statale per il Welfare con l'incremento salariale medio, fissato anch'esso all'1%.

 

Differente è la posizione dei partner di coalizione liberal-democratici, che, pur avendo votato a favore del provvedimento, hanno espresso perplessità sulla manovra.

 

Il Vice primo Ministro, il liberal-democratico Nick Clegg, ha evidenziato come i tagli al welfare non servano per risolvere il problema della crisi economica, mentre alcuni esponenti del LibDem, come l'ex-Ministro dell'Educazione, Sarah Teather, hanno votato contro il provvedimento.

 

Critiche sono state mosse dai laburisti, che, in contrasto con il Primo Ministro, hanno sottolineato come il taglio alle politiche sociali porti ad un impoverimento della società britannica, e non risolva la questione del lavoro.

 

I laburisti hanno sostenuto l'equiparazione delle uscite per il welfare con il tasso di disoccupazione, al fine di garantire ai senza lavoro un'entrata minima mensile.

 

L'ex-Ministro degli Esteri, il laburista David Milliband, ha infine sottolineato come la politica fiscale del governo porti all'inasprimento del divario tra i ceti più ricchi e quelli meno abbienti.

 

Matteo Cazzulani

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