Mentre buona parte della nazione trepida, aspetta, spera, auspica, a seconda degli indirizzi politici, la sentenza della Cassazione su uno dei tanti reati di Berlusconi, trasformando una notizia di cronaca giudiziaria in un affare di Stato, ecco che il Fato o il Destino, rimette le cose a posto e colloca al primo posto delle attenzioni una tragedia che neutralizza l'interesse per gli affari di una sola persona, peraltro plurimputato .
Molte vittime non sono ancora identificate, segno della dimensione della tragedia che ci annichilisce, perchè sarebbe potuta toccare ad ogni singolo italiano, mentre l'altra notizia in sospeso poteva accadere solo a chi ha sempre ritenuto la sua superiorità di fronte alla legge, di fronte agli altri cittadini, ritenendosi intoccabile per volontà popolare.
In questo momento il cavaliere sta studiando il modo come inserirsi nell'attenzione commossa, per essere presente ed evitare il silenzio sulla sua persona a fronte di una tragedia ben più grave della sue condanne.
Lo ha sempre fatto: a L'Aquila con la quotidiana passerella, a Viareggio, quando affermò, "ora vado lì e prendere in mano la situazione, lo ha fatto a Lampedusa, promettendo mari e monti.
Ora le prime pagine spettano alla pietà e all'analisi delle cause, perchè tragedie di questo genere non abbiano a ripetersi per incuria e mancati controlli sui mezzi.
Chi Dio assista i superstiti e i familiari delle vittime; possiamo solo partecipare con i sentimenti di umana pietà.
Rosario Amico Roxas
2013-07-29