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Dissesto idrologico Oltrepò Pavese. Aiuti da regione Lombardia

| Scritto da Redazione
Dissesto idrologico Oltrepò Pavese. Aiuti da regione Lombardia

Milano, 4 febbraio 2014. “Le precipitazioni avvenute nell’ultima parte del mese di gennaio hanno provocato alcuni danni ai nostri territori. La problematica, va attentamente analizzata da due rispettivi punti di vista. Il primo quello dell’emergenza, che deve trovare adeguati riscontri per ripristinare con opportuni interventi la messa in sicurezza delle infrastrutture danneggiate. Il secondo, sull’analisi delle motivazioni che hanno portato il nostro territorio ad essere interessato da tali gravi fenomeni”. Queste le dichiarazioni pronunciate oggi in Consiglio regionale dal Consigliere della Lega Nord Angelo Ciocca, Presidente della Commissione Attività produttive e Occupazione, nel corso del suo intervento sul dissesto idrogeologico della zona dell'Oltrepò pavese. “La nostra Regione – prosegue il consigliere del carroccio – è stata interessata nei soli primi tre mesi del 2013 da 22 nuove frane che hanno colpito la zona dell’Oltrepo. Oltre a questo, ogni giorno 120 frane attive si muovono e creano un potenziale pericolo per il territorio, per i cittadini e per l’economia dell’area. Analizzando gli ultimi anni si tratta di 1638 fenomeni che se dovessero essere rapportati a km quadrato avremmo il triste risultato di 49 frane per kmq”. “La problematica è molto seria, ma non deve essere interpretata, come spesso accade da parte di alcune amministrazioni, come una sorta di bancomat. Amministrazioni spesso incapaci di gestire i loro territori e colpevoli di non essere in grado di programmare una corretta manutenzione del patrimonio pubblico”. “Regione Lombardia intende attivarsi concretamente, e ha già predisposto interventi mirati al fine di favorire ogni fondamentale intervento di ripristino e messa in sicurezza delle strutture danneggiate, mettendo a disposizione risorse pari a 500.0000 euro a favore dei comuni, ritengo importante, quindi, invitare la Giunta a  proseguire nell’azione di sollecitare il Governo ad una maggiore attenzione nell'ottenere maggiori risorse sulle problematiche trattate”. "Ma queste – conclude Ciocca – non sono le uniche risorse che i comuni potevano disporre. La provincia di Pavia, ad esempio, prima del decreto “salva Italia” varato dal governo Monti, disponeva di fondi ANAS pari a 14 milioni di euro, poi ridotti dal passaggio ANAS alle Province a 9 milioni. Oggi, purtroppo le risorse sono ridotte a zero grazie al decreto votato anche dal presidente della Provincia di Pavia Bosone, che ne è corresponsabile. Forse, aggiungo, la legge del contrappasso qualche volte si avvera, purtroppo in questo caso, a rimetterci sono solo i cittadini che subiscono scelte scellerate fatte contro l’interesse dei territori e la sicurezza degli stessi”.

 

2014-02-11

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