Verranno rinnovati i 150 seggi del Parlamento. A differenza delle elezioni locali, possono recarsi al voto soltanto coloro che hanno la cittadinanza slovacca. Seggi aperti dalle 7 alle 22. - Sondaggio: Smer al 40%, KDH al 12%, seggi anche Gente Ordinaria e SMK
Smer-SD, il partito socialdemocratico slovacco oggi all’opposizione, si è posizionato al 40% nelle preferenze degli elettori anche all’ultimo sondaggio realizzato il 3-5 marzo dall’agenzia MVK per TV Markiza. Nell’indagine pubblicata ieri, Smer otterrebbe 73 deputati, poco meno della maggioranza assoluta di 76.
Sono sette i partiti che supererebbero la soglia di sbarramento del 5% necessaria per ottenere seggi in Parlamento, e tra di loro ci sono tutti i membri della coalizione uscente. Il Movimento Cristiano-Democratico (KDH) si conferma il secondo partito più forte avendo ricevuto il 12% di supporto (22 seggi), Most-Hid segue a distanza con il 7% (13 deputati), e poi vengono i due partiti che sono stati maggiormente coinvolti in scandali nele ultime settimane, SDKU-DS e Libertà e Solidarietà (SaS), entrambi al 6% e con 11 parlamentari ciascuno.
Chiudono la lista dei partiti parlamentari la new-entry Gente Ordinaria e Personalità Indipendenti (OLaNO) di Igor Matovic e il risorto Partito della Coalizione Ungherese (SMK), entrambi dati al 5,5% nel sondaggio, ottenendo 10 deputati ciascuno.
I primi a non riuscire a superare il quorum sono i nazionalisti di SNS, che avrebbero un 4,5%, il discusso 99%- Voce Civica dato al 4%, e il Movimento per una Slovacchia Democratica (HZDS) di Vladimir Meciar all’1,5%, già fuori dall’Assemblea legislativa insieme a SMK dal 2010.
Il sondaggio mostra anche che soltanto un risicatissimo 39% degli elettori ha detto di voler prendere parte alle elezioni il 10 marzo, mentre gli altri pensano che non andranno ai seggi oppure non sono ancora in grado di dire cosa faranno. Secondo MVK, il tasso di partecipazione effettiva potrebbe raggiungere il 44-50%, che è il più basso registrato nei vent’anni di indipendenza della Slovacchia. In ogni caso, il 20% circa degli elettori che andranno al seggio erano ancora incerti per quale partito avrebbero votato.
Non ha influenzato il risultato del sondaggio la inopportuna dichiarazione del Sottosegretario agli Esteri ungherese Zsolt Nemeth che l’altro ieri (il 7 marzo) al’Università Corvinus di Budapest ha invitato i magiari che vivono in Slovacchia a sostenere il partito storico di etnia ungherese SMK, facendo alzare immediate polemiche da parte dei leader di Most-Hid (il partito che nel Parlamento uscente rappresentava maggiormente i loro interessi) e del Partito Nazionale SNS. Bugar, fondatore di SMK prima che prendesse una piega più estrema, e creatore nel 2009 del partito Most-Hid (ponte, in entrambe slovacco e ungherese) ha sottolineato quanto fatto dal suo partito in quest’ultimo Governo a favore dei diritti degli etnici magiari che vivono nel sud della Slovacchia e che rappresentano circa il 10% della popolazione totale nel Paese. SNS invece lagnava l’interferenza internazionale degli ungheresi, una «aggressione e violazione di tutti i principi morali, che non si può scusare in nessun modo». Ricordiamo che il nuovo Ambasciatore ungherese in Slovacchia decise di fare visita al leader del partito extraparlamentare SMK appena poche ore dopo aver ricevuto l’investitura dal Presidente slovacco, anche in questo caso suscitando proteste e lamentele.