Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 01.00

Due galli in un pollaio | RAR

| Scritto da Redazione
Due galli in un pollaio | RAR

Veramente non si tratta di due galli, ma di un galletto ambizioso Pasquale  e un vecchio gallinaccio Giovanni, ormai piuttosto spelacchiato ma con l'ambizione di poter continuare ad essere "er  più" del pollaio. Entrambi nello stesso PPE con posizioni opposte.
Il galletto Pasquale  (Casini) sulla linea del PPE, delle banche, dei poteri economici senza alcuna critica al governo Monti e senza alcun invito a realizzare la tanto promessa equità e  Il gallinaccio Giovanni  (Berlusconi)   che non dispone di alcuna linea politica ma segue solamente i soliti sondaggi che gli indicano la via da seguire per soddisfare la domanda popolare senza guardare alle conseguenze; è la linea che alimenta  l'anti-politica, ma fa illudere il gallinaccio di conservare il consenso del popolo/bove  che guarda all'orticello senza pensare alle prossime generazioni.
Doverosamente interviene il direttivo del PPE  e diffida Berlusconi di portare avanti la sua insulsa linea pena l'espulsione del PPE, dove Casini conta più dei  sondaggi.
Entrambi i contendenti perdono di vista l'esigenza di mediazione.
Doverosamente interviene il direttivo del PPE  e diffida Berlusconi di portare avanti la sua insulsa linea pena l'espulsione del PPE, dove il galletto conta più dei  sondaggi.
 Intanto un pentolone comincia l'ebollizione, per fare del vecchio gallinaccio un saporito brodo.
 
Ciò mi ricorda una storiella se non vera molo verosimile.
 
In un pollaio di campagna insieme a trenta galline c'era un gallo, ormai vecchio ma non arrendevole; le esigenze delle galline erano pressanti  e il vecchio gallo non arrivava a compiere il suo dovere, così decide di chiamare  a sostegno il galletto Pasquale, al quale chiede una forma di alleanza:
 “Ma devo essere io a comandare, non ti illudere, da  te mi serve solo un piccolo aiuto”.
L’indomani Pasquale si presenta puntuale, mentre le gallinelle si apprestavano, rigorosamente in fila,  a ricevere  le “attenzioni”  del  pimpante galletto.  Giovanni, notando il rinnovato entusiasmo delle “sue” galline,  si rese conto dell’errore commesso, ma ormai era tardi;  Pasquale inizia il suo “lavoro”:
 “Avanti signora, prego signora !”,  “Avanti signora, prego signora !”,  “Avanti signora, prego signora !”,  “Avanti signora, prego signora !”,  “Avanti signora, prego signora !”,  “Scusa Giovanni !”.
 
Rosario Amico Roxas

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