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Esce Altreconomia di settembre 2016: ‘Mercato elettrico, i conti non tornano’

La rivista dedica la copertina ai dieci anni della crisi

| Scritto da Redazione
Esce Altreconomia di settembre 2016: ‘Mercato elettrico, i conti non tornano’

L’inchiesta di Altreconomia 185 è dedicata al mercato elettrico, e ai circa 750 milioni di euro di extracosti sostenuti nel primo semestre del 2016 da Terna, gestore della rete elettrica, per evitare un blackout nel Paese. Secondo l’Autorità per l’energia elettrica, questa spesa eccessiva potrebbe essere il frutto di un accordo di cartello tra i produttori, a danno dal consumatore: il “servizio di dispacciamento”, che vale oltre un terzo delle nostre bollette, prevede che Terna “inviti” alcune centrali a entrare in produzione per evitare possibile “sbilanciamenti” della rete. Questa energia viene remunerata a un prezzo “fuori mercato”, quello richiesta dall’azienda produttrice. Tra i gruppi interessati ci sono ENEL (primo azionista lo Stato) e Sorgenia (controllata dai principali gruppi bancari del Paese, tra cui MPS e Ubi, e presieduta da Chicco Testa).

Nel giugno scorso l’Antitrust ha multato per 100 milioni di euro sedici soggetti attivi nel vending, le macchinette che distribuiscono cibo e bevande. Queste aziende avevano sottoscritto intese per restringere la concorrenza, in un mercato diffuso e molto ricco, che “vale” 5 miliardi di consumazioni, e 1,8 miliardi di euro di fatturato. Oltre 800 mila macchine fanno riferimento a circa 3.500 imprese, ma il 61% del mercato è controllato da appena 100 soggetti.

Almeno 2 mila aziende agricole nel nostro Paese affiancano all’attività produttiva l’inserimento lavorativo di categoria svantaggiate o soggetti fragili: questa è l’agricoltura sociale, ambito disciplinato in Italia da una legge promulgata nell’agosto del 2015 che attende ancora, però, troppi decreti attuativi. E non è ancora stato istituito nemmeno l’Osservatorio nazionale che dovrebbe coordinare le azioni di tutti i soggetti coinvolti.

A Pinerolo (TO) abbiamo visitato il Polo ecologico integrato di proprietà di 47 Comuni dell’area: qui la “frazione organica” dei rifiuti diventa compost di qualità. Un esempio di economia circolare, fondata sull’umido, che rappresenta oltre il 45% di tutti i rifiuti differenziati raccolti in Italia, e su sfalci e potature provenienti dalla manutenzione del verde urbano. In tutta Italia, complessivamente, quasi 6 milioni di tonnellate di rifiuti nel 2014.

In copertina, «Quel che resta di una crisi». A settembre 2016 compiono dieci anni le prime avvisaglie del tracollo economico globale (una corrispondenza dagli Stati Uniti de L’Espresso, con il primo riferimento alla bolla dei mutui subprime), di cui raccontiamo l’eredità: dal fallimento di Lehman Brothers (settembre 2008) al crollo del commercio globale (2009); dal balzo della disoccupazione (che in alcuni Paesi è triplicata dal 2007 al 2014) al collasso dei redditi (nel 2016, solo 3 famiglie su 10 ha a disposizione più soldi di dieci anni fa). È il romanzo della crisi, scritto mettendo in fila numeri ed eventi. Con una cronologia ragionata.

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