Martedì, 07 maggio 2024 - ore 08.20

Fail di Massalengo (Lo), “nessun braccio di ferro con il Comune”

| Scritto da Redazione
Fail di Massalengo (Lo), “nessun braccio di ferro con il Comune”

L’Assessore Capezzera: “La procedura è nella fase di verifica tecnica”

“Non ci sono in corso prove di forza da parte nostra nei confronti del Comune di Massalengo. Non è nostra abitudine e non appartiene neppure al nostro stile operare in questo modo: non l’abbiamo mai fatto e non intendiamo cominciare ora. I rapporti della Provincia di Lodi con tutte le Amministrazioni del Lodigiano sono sempre improntati alla correttezza istituzionale, al rispetto delle reciproche posizioni e a un confronto che, ancorché franco e deciso, ha sempre come obiettivo l’individuazione delle soluzioni migliori per il territorio e i suoi abitanti. E’ con questi presupposti che per quanto ci riguarda abbiamo impostato l’analisi della richiesta di ampliamento del polo produttivo della Fail di Massalengo. Dispiace che il Comune disconosca questo nostro impegno e ci accusi in maniera immotivata di aver avviato un “braccio di ferro”, cito testualmente, legato a presunte ragioni politiche di cui però non ci offre spiegazioni”.

 

L’Assessore alle Infrastrutture e alla Pianificazione territoriale della Provincia di Lodi, Nancy Capezzera, precisa così la posizione della Giunta di Palazzo San Cristoforo sulla nota diffusa alla stampa dall’Amministrazione Comunale di Massalengo in merito all’iter della richiesta di ampliamento dell’insediamento della società Fail. “Innanzitutto voglio ribadire due cose – dichiara l’Assessore -: la prima, e l’ho sempre spiegato anche alla stampa oltre che all’Amministrazione locale, è che la Provincia non ha mai assunto su questa vicenda una posizione preconcetta e non ha mai manifestato alcuna preclusione all’ampliamento. Ha invece spiegato con grande chiarezza che, non potendo esistere scorciatoie, le procedure prevedono una verifica approfondita e attenta di tutte le implicazioni che ogni singolo intervento ha sullo sviluppo del territorio, a maggior ragione quando si tratta di progetti di così rilevante impatto. Una verifica che prima ancora di arrivare a una sintesi di carattere politico deve passare per un’istruttoria tecnica che, nel caso specifico, oltre che di possibili ricadute occupazionali ha l’obbligo di preoccuparsi degli aspetti urbanistici e infrastrutturali di un progetto e della sua rispondenza o meno agli strumenti di programmazione e di coordinamento che la legge demanda alle Province. Ed è proprio qui la seconda precisazione da fare: l’iter dell’ampliamento è allo stato attuale ancora a una fase squisitamente tecnica, inerente alle valutazioni emerse nel corso della riunione concertativa tra soli tecnici che si è tenuta il 27 febbraio scorso. Ad oggi nessuno ha ancora tratto delle conclusioni politiche, come invece sembra aver fatto da parte sua il Sindaco di Massalengo”.

 

Nello specifico, ricorda l’Assessore Capezzera, i tecnici nel corso di quella riunione hanno rimarcato come sul fronte urbanistico ‘’il parere di compatibilità espresso a suo tempo dalla Provincia di Lodi sul Pgt vigente del Comune di Massalengo non contempla l’ampliamento della Fail, ricordando che anche il parere espresso nel 2006 sul Piano definiva concluso tale insediamento. I tecnici provinciali hanno poi sottolineato come le previsioni del Programma Integrato di Intervento presentato nel 2006 non siano state del tutto ultimate e rimane ancora da realizzare l’accesso dedicato all’attuale insediamento produttivo. Il Comune dovrebbe preoccuparsi di quella rotonda mai realizzata prima di impegnarsi sull’ampliamento. C’è comunque la necessità di attivare la concertazione che deriva dal fatto che l’ampliamento dell’insediamento è incompatibile col Ptcp e deve essere considerato in variante sia allo stesso Ptcp che al Pgt”.  Sul fronte infrastrutturale, l’Assessore si richiama ancora alle valutazioni tecniche e spiega come ‘’non vi è alcun legame tra l’insediamento della Società Fail, il suo ampliamento e la realizzazione della tangenziale della Motta Vigana, che restano due questioni distinte. Peraltro, il tracciato della tangenziale proposto dal Comune non risolverebbe le criticità legate all’ampliamento, che invece da parte sua rischierebbe di aggravare la situazione del traffico in tutta l’area e non solo a Motta Vigana. Come si capisce questioni che meritano un approfondimento, ma che non sono le uniche sul tavolo dell’Amministrazione Provinciale, impegnata anche in altri contesti e in diverse progettualità, che giustificano – nota l’Assessore Capezzera – un rinvio dell’incontro richiesto dall’Amministrazione locale, circostanza che non rappresenta certo uno sgarbo istituzionale, come invece si vorrebbe far credere”.

Quanto infine alle cifre sul numero dei possibili occupati nell’area dopo l’ampliamento “per il momento si sono sentite solo delle voci e si sono lette notizie sulla stampa. Allo stato attuale, e lo conferma il verbale dell’incontro del 27 ottobre, di concreto c’è solo l’impegno dei rappresentanti della società a fornire alla Provincia il numero dei dipendenti che verranno effettivamente assunti e, per quanto riguarda le linee guida provinciali sui nuovi insediamenti logistici, l’impegno a fornire un dato per noi ben più qualificante relativo a quelle assunzioni: se cioè avverranno tramite cooperativa o in dipendenza diretta dalla Società. Bisogna anche capire in che misura le assunzioni permetteranno di reintrodurre al lavoro i lodigiani in mobilità o rimasti senza un impiego. Dati che una volta ufficializzati rappresenteranno uno degli elementi delle nostre future valutazioni”.

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