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Festival Merula a Cremona, domani Lorenzo Ghielmi in cantoria a Sant’Omobono

Sabato 18 ottobre, alle 21:00, secondo appuntamento della rassegna nella splendida chiesa dedicata al patrono di Cremona

| Scritto da Redazione
Festival Merula a Cremona, domani Lorenzo Ghielmi in cantoria a Sant’Omobono

Dopo il successo dell’appuntamento d’esordio di domenica scorsa nella parrocchiale di Calcio, sabato 18 ottobre il Festival organistico Internazionale Tarquinio Merula si sposta nel capoluogo, precisamente nella chiesa di Sant’Omobono, per il concerto di Lorenzo Ghielmi ai tasti del pregiato organo di autore anonimo risalente al XVII secolo. Il maestro milanese salirà in cantoria alle 21:00. L’ingresso è gratuito. Il debuttante Festival Merula è organizzato dalla Scuola Diocesana di Musica Sacra Dante Caifa di Cremona e dall’Associazione Marc’Antonio Ingegneri, col fondamentale contributo della Fondazione Giovanni Arvedi-Luciana Buschini: la rassegna – intitolata al musicista cremonese che nel 1637 diede alle stampe la prima raccolta di sonate della storia della musica – si sviluppa su otto appuntamenti distribuiti in varie zone della diocesi di Cremona con protagonisti alcuni dei migliori organisti in Italia e nel mondo. Spiega il direttore artistico Roberto Codazzi: «Tra gli obiettivi del Festival Organistico Internazionale Tarquinio Merula non vi è solo l’organizzazione di concerti. Lo scopo prioritario è piuttosto la diffusione della cultura organistica attraverso sì momenti musicali ma anche momenti culturali e di approfondimento».

Il programma del concerto toccherà i lavori di molti compositori, da Girolamo Frescobaldi a Bernardo Storace, dallo stesso Tarquinio Merula a Bernardo Pasquini, da Domenico Zipoli a Giuseppe Gonelli. L’organo che Ghielmi suonerà è di autore anonimo, risale al XVII secolo ed è stato ampliato nel 1733, come emerge da una scritta collocata in cima alla cassa («ornavit et auxit 1733», in riferimento all’operato del canonico Giacomo Visconti). All’interno dello strumento compaiono le firme di Carlo Prata 1673 e di Pietro Cavalletti 1783, ma è probabile che qualche intervento sia stato compiuto anche dagli organari cremonesi Picenardi tra XVII e XVIII secolo. Nel 2004, l’organo è stato oggetto di un restauro da parte di Inzoli-Bonizzi.

La chiesa di Sant’Omobono sorge nell’omonima piazzetta pavimentata con acciottolato disuguale che ricopre un cimitero diventato poi fossa comune durante la peste del 1630. Sulla piazza si affacciano anche palazzo Pallavicino e palazzo Cattaneo. La chiesa, dedicata inizialmente a Sant’Egidio, venne in seguito intitolata al santo patrono di poiché proprio qui Omobono morì durante la celebrazione della messa il 13 novembre 1197. Il santo fu sepolto all’interno della chiesa: il suo corpo, riposto in un’arca di marmo, rimase nella chiesa fino al 1614, quando, insieme ad altre reliquie provenienti da diverse chiese cittadine, venne traslato, con una solenne processione, nella cripta della cattedrale, ancor oggi oggetto della devozione popolare.

Il musicista Lorenzo Ghielmi si dedica da anni allo studio e all’esecuzione della musica rinascimentale e barocca. È fra i più affermati interpreti dell’opera organistica e cembalistica di Bach. Tiene concerti in tutta Europa, in Giappone e nelle Americhe. Numerose le sue registrazioni di Bruhns (su cui ha pubblicato un libro), Bach, Handel e Haydn. Ha pubblicato suoi studi sull’arte organaria del XVI e XVII secolo e sull’interpretazione delle opere di Bach. Insegna organo, clavicembalo e musica d’insieme presso la Civica Scuola di Musica di Milano, nell’Istituto di Musica Antica. Dal 2006 gli è stata affidata la cattedra d’organo presso la Schola Cantorum di Basilea. È organista titolare dell’organo Ahrend della basilica milanese di San Simpliciano, dove ha eseguito l’opera omnia per organo di Bach. Fa parte della giuria di concorsi organistici internazionali (Toulouse, Chartres, Tokyo, Bruges, Freiberg, Maastricht, Losanna, Norimberga) e gli sono affidati conferenze e corsi di specializzazione da numerose istituzioni musicali (Accademia di Haarlem, Mozarteum di Salisburgo, Conservatoire national supérieur de Musique di Parigi, Hochschule für Musik di Lubecca, New England Conservatory di Boston, Accademia di Musica di Cracovia). Ha seguito la progettazione di numerosi nuovi organi, fra cui il grande strumento della cattedrale di Tokyo. Dirige l’ensemble strumentale La Divina Armonia.

Il Festival Merula prosegue domenica 19 ottobre, sempre alle 21:00, a Ca’ de’ Stefani (Vescovato), presso la chiesa di San Bartolomeo: sarà Manuel Tomadin a suonare l’organo A. Bossi e Nipoti del 1856.

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