Domenica, 28 aprile 2024 - ore 18.25

Fico: dopo Parigi aumento dell’attenzione, ma Slovacchia non è in pericolo

Tra le priorità, il monitoraggio dei confini con l’Ucraina e l’Ungheria e maggiore attenzione nei centri di accoglienza dei richiedenti asilo in Slovacchia orientale e a Gabcikovo

| Scritto da Redazione
Fico: dopo Parigi aumento dell’attenzione, ma Slovacchia non è in pericolo

Il primo ministro Robert Fico ha espresso rammarico per le vite perse a Parigi e ha condannato gli atti di terrorismo. Ha annunciato che la Slovacchia è pronta ad aiutare la Francia mettendo a disposizione se necessario l’intelligence slovacca per arrivare alla la cattura e punizione dei responsabili. Fico ha poi convocato una seduta urgente del Consiglio di sicurezza della Slovacchia, che si è tenuta sabato mattina, e ha detto che le forze di sicurezza nazionali sono pronte a intervenire. Nella conferenza stampa successiva alla riunione, Fico ha detto che la situazione della sicurezza in Slovacchia al momento rimane stabile, ma «non vuol dire che la stiamo sottovalutando», e anzi, è ora la priorità del governo. «Ma questa non è una novità. Diciamo da diversi mesi ormai che i rischi di sicurezza a causa delle migrazioni sono enormi». Ora aumenteremo ancora «la mobilitazione delle forze di sicurezza», cosa già iniziata dalla mezzanotte di venerdì, quando i fatti di Parigi erano diventati noti a tutti. Tra le priorità, il monitoraggio dei confini con l’Ucraina e l’Ungheria e maggiore attenzione, ha detto, nei centri di accoglienza dei richiedenti asilo in Slovacchia orientale e a Gabcikovo. Misure di sicurezza ulteriori sono state messe in atto per gli eventi culturali e sportivi che prevedono aggregazioni di molte persone, e per alcuni selezionati edifici e ambasciate in Slovacchia. I ministeri sono stati invitati a riunire le loro unità di crisi per prepararsi a eventuali protezioni di edifici di importanza strategica. Fico è stato informato dal ministro degli Interni Robert Kalinak che la polizia slovacca ha ricevuto una richiesta da parte delle autorità investigative francesi per cooperare con l’identificazione degli autori degli attentati «tramite impronte digitali», ha spiegato il premier. Inoltre, la Slovacchia potrebbe aiutare a identificare le armi usate durante gli attacchi, dato che, ha detto, «i terroristi usano spesso armi dai paesi dell’ex blocco orientale».

Nel frattempo, unità del servizio di intelligence slovacco SIS sono state allertate e avrebbero mantenuto un regime di “standby” fino a nuovo avviso adottando misure di sicurezza adeguate, con un intenso scambio di informazioni con i servizi segreti stranieri. Il ministro degli Interni Robert Kalinak informava che le forze di sicurezza slovacche avevano attivato tutte le procedure necessarie per analizzare i rischi per la Slovacchia. «Siamo pronti a eventuali richieste di assistenza e di cooperazione da parte delle autorità francesi», ha detto, aggiungendo che una squadra di esperti slovacchi avrebbe fatto il punto per valutare la situazione e mettere in atto misure per prevenire rischi al Paese.

Il ministero degli Affari esteri ed Europei ha fatto sapere attraverso il suo portavoce di esprimere «solidarietà e pieno sostegno nella lotta contro il terrorismo. Il ministero si augura che i promotori di questi attacchi e tutte le persone che ne sono responsabili saranno rapidamente identificate e assicurate alla giustizia». Il ministero ha anche sollecitato i cittadini slovacchi ad evitare un viaggio in Francia, dove vige lo stato di emergenza.

Il Presidente del Parlamento, Peter Pellegrini, ha poi dato l’ordine di illuminare sabato sera il Castello di Bratislava con i colori della bandiera nazionale francese in segno di solidarietà con le vittime, una iniziativa presa per i principali monumenti di numerosi paesi del mondo. «La Francia è culla di libertà, uguaglianza e fraternità», ha detto Pellegrini, porgendo ai francesi le sue condoglianze. «Tali atti devono essere condannati e dobbiamo impedire che si ripetano», ha detto. In un telegramma alle sue controparti francesi, i presidenti di Assemblea nazionale e Senato, Pellegrini ha scritto «Sono inorridito e condivido il dolore di tutta la nazione francese. Condanno questo atto barbaro», esprimendo la sua certezza che la violenza non può mai scoraggiare l’impegno per i valori della democrazia e della pace.

Fonte: Buongiorno Slovacchia

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