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Firma Petizione apertura Sud Marocco di un consolato italiano | Marco Baratto

Una petizione per l’apertura di un consolato italiano nel sud del Marocco: per la prima volta un partito italiano si interessa al piano di autonomia del Marocco

| Scritto da Redazione
Firma Petizione apertura Sud Marocco di un consolato italiano | Marco Baratto

Firma Petizione apertura Sud Marocco di un consolato italiano | Marco Baratto

 Una petizione per l’apertura di un consolato italiano nel sud del Marocco: per la prima volta un partito italiano si interessa al piano di autonomia del Marocco

 Recentemente un partito italiano, Democrazia e Sussidiarità, ha lanciato, per merito di Furio Curioni, candidato sindaco nella città di Lodi una petizione diretta al Ministro degli Affari Esteri Italiano per chiedere l’apertura di un consolato nelle provincie meridionali del Regno. La petizione ricorda che ” Gli Stati Uniti hanno deciso di aprire un proprio consolato con una vocazione prettamente commerciale. Ma anche altre nazioni hanno aperto proprie rappresentanze in questa regione.  Le provincie meridionali del Marocco rappresentano naturalmente il punto di passaggio e di apertura verso l’interno del continente africano e la seconda dal fatto che questa area gode di una autonomia amministrativa rafforzata che permetterà alle comunità interessate di beneficiare di una maggior capacità decisionale all’interno dell’unità del Regno. Anche l’Italia con coraggio dovrebbe aprire una propria antenna consolare nel sud del Marocco,  con un orientamento prettamente economico e sociale.  In Marocco vi è tanta voglia di investimenti italiani e dal canto suo il Regno può offrire la possibilità di sviluppo sia all’economia locale sia a quella del nostro Paese. Perdere questa occasione vuole dire perdere non solo il mercato del Marocco ma quello dell’intera Africa. (…) . il partito sottolinea che l’apertura di un consolato italiano poterebbe benefici economici , in quanto ” le provincie del sud del Marocco sono il collegamento naturale tra lo spazio mediterraneo e il cuore dell’Africa. I nostri imprenditori potrebbero trovare la possibilità di accedere ad un mercato immenso, contribuendo con una economia sociale di mercato al bene delle popolazioni locali. In una zona, che grazie alla sussidiarietà attutata dal Marocco gode di una autonomia avanza dal punto di vista amministrativo ed economico” e sociali perche ” una presenza italiana ufficiale potrebbe creare uno spazio dove chi desidera lavorare in Italia potrebbe trovare potenziali datori di lavoro e creare una immigrazione seria e responsabile..

La petizione si chiude ricordando che ” “Democrazia e Sussidiarietà di Lodi, assieme a tutti i sottoscrittori con la consapevolezza che la comunità marocchina in Lombardia ed in Italia rappresenti una grande potenzialità, le chiede che l’Italia apra nelle regioni meridionali del Marocco una propria rappresentanza consolare. Lo dobbiamo al bene della nostra terra e anche ai tanti marocchini che vivono e lavorano in Italia e anche a Lodi. Lo dobbiamo alle nostre imprese  ma anche alla convinzione che , come diceva San Daniele Comboni, bisogna ”  Salvare l’Africa con l’Africa». Le provincie meridionali del Marocco sono la porta dell’Africa, sono il raccordo naturale tra il Mediterraneo, l’Atlantico e l’Africa, per questo l’Italia deve essere presente al pari delle tante nazioni che hanno deciso di avere proprie rappresentanze in questa regione. 

 Un fatto questo politicamente importante. Un piccolo e giovane partito che si ispira ai valori della sussidiarietà si occupa, per la prima volta in assoluta,  ed in modo anche coraggioso delle potenzialità del piano di autonomia del Marocco. Un piano apprezzato non solo dagli Stati Uniti ma anche da altre nazioni . Nel continente africano, il Regno sotto la guida sapiente di Sua Maestà Mohammed VI, ha assunto una politica di approccio ai problemi in modo pragmatico , senza acuire le tensione ma anzi offrendosi spesso come luogo di condivisione di buone pratiche come la svolta ecologica dettata anche alla necessità di rendersi autonomo dal punto di vista energetico potrebbe essere un esempio di “transizione verde” dell’intero continente africano

La scelta di questo partito è da apprezzare , in quanto è un modo di slegarsi dalla  logica della guerra fredda che ha fatto male alla stessa europa ma che ha prodotto danni anche in Africa ed aprirsi al nuovo secolo . Speriamo che altri partiti e movimenti si uniscano a questa richiesta anche alla luce della nascita del nuovo gruppo interparlamentare di amicizia e sostegno al Marocco



La petizione firmabile al sito : qui

Marco Baratto

8 giugno 2022

 

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