Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 12.58

Fisco, diritti, assistenza Vita dura senza i Caf

Prosegue la campagna in difesa dei centri di assistenza fiscale. La legge di stabilità prevede un taglio dei compensi di quasi un terzo. A rischio molti servizi. Cgil e Caaf lanciano una petizione su Change.org: “Non restiamo #SenzaCaf”

| Scritto da Redazione
Fisco, diritti, assistenza Vita dura senza i Caf

Prosegue la campagna in difesa dei Caf, i centri di assistenza fiscale. La legge di stabilità del governo, che è ora all’esame del Senato, prevede infatti un taglio ai finanziamenti dei compensi ministeriali ai Caf di 40 milioni nel 2016, 70 milioni per il 2017 e per il 2018 e 100 milioni dal 2019.

"E’ un vero e proprio attacco all’attività di tutela sociale svolta da questi nei confronti dei cittadini, come per l'assistenza all'Isee, e al sostegno e alla facilitazione prestati agli stessi nell'adempiere i propri doveri fiscali e a ottenerne le relative agevolazioni". Così Cgil e Caaf (i centri di assistenza della confederazione) hanno commentato la norma della manovra del governo. "Come per l'attacco al Fondo Patronati, le conseguenze di questa scelta - spiegano Cgil e Caaf - avranno un impatto drammatico sull’intero sistema della rappresentanza e dei servizi".

Quasi la metà dei contribuenti italiani rimarrebbe senza assistenza fiscale

Se i tagli fossero confermati, quasi la metà dei contribuenti italiani rimarrebbe senza assistenza fiscale. Ne soffrirebbero soprattutto i ceti più deboli e le persone anziane. Pensiamo ad esempio a cosa accadrebbe se non fosse più possibile rivolgersi ai Caf per compilare il modello Isee. Si tratta di un documento necessario per godere delle prestazioni sociali agevolate per servizi essenziali. Tra queste l’assegno di maternità, gli asili nido, sconti sulle bollette di luce e gas e tasse universitarie. Per non parlare del supporto, oggi indispensabile, per chi deve presentare la dichiarazione dei redditi (modello 730) o modificare il precompilato fornito dallo Stato.

Per questi motivi, Cgil e Caaf hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione rivolta all’opinione pubblica, ai parlamentari e a tutte le istituzioni locali e nazionali, a partire dai luoghi di lavoro e dalle leghe dei pensionati e lanciato su change.org una petizione per chiedere ai Parlamentari della Repubblica Italiana di cancellare il comma 3 dell’articolo 33 del Ddl Stabilità che prevede la riduzione dei fondi per i servizi di assistenza fiscale.

Fonte: rassegna sindacale

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