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Fontana (Anci).Profughi,ancora niente sulla cabina di regia

| Scritto da Redazione
Fontana (Anci).Profughi,ancora niente sulla cabina di regia

Fontana (Anci).Profughi,ancora niente sulla cabina di regia
PROFUGHI, ANCORA NIENTE ACCORDO SU CABINA DI REGIA.
FONTANA: “COMUNI LASCIATI DA SOLI DI FRONTE ALL’EMERGENZA, NON COLLABORIAMOPIU’”
*Milano, 11 giugno 2011.
*Dopo diversi giorni ancora non si è deciso chi deve fare il soggetto
attuatore in Lombardia per l’emergenza profughi dal Nord Africa. Ciò
comporta assenza di coordinamento e di corresponsabilità, i Comuni sono
stati lasciati soli di fronte all’emergenza di trovare un asilo.
In questa situazione il Presidente di ANCI Lombardia e Sindaco di Varese
Attilio Fontana dichiara: *“Come Comuni lombardi ci siamo da subito resi
disponibili a collaborare per trovare una sistemazione idonea e dignitosa ai
profughi in arrivo dal Nordafrica. Abbiamo però chiesto alle istituzioni
presenti in Lombardia che fosse individuato un soggetto che coordinasse le
operazioni di distribuzione sul territorio, equamente e in modo da
coinvolgere i Sindaci e dare loro il tempo necessario per attrezzarsi a una
permanenza che si prospetta lunga e quindi articolata, almeno per i profughi
le cui domande di asilo saranno accolte. Abbiamo chiesto che Regione e
Prefetture e Province facessero il loro ruolo, coordinando noi sindaci con
il soggetto attuatore della risposta all’emergenza, che in Lombardia è stato
supplito fino ad ora dalla Protezione civile”.
*ANCI Lombardia ha chiesto da subito che ci fosse un soggetto attuatore sul
territorio lombardo con l'autorevolezza necessaria a coordinare i Comuni,
anche a livello provinciale, per definire le accoglienze. Questo ruolo è
stato assunto in via transitoria dalla Protezione civile nazionale, per
affrontare la fase emergenziale dell’arrivo di centinaia di profughi tutti
in una volta; è però necessaria la presenza di un’autorità riconosciuta sul
territorio per concertare una distribuzione più omogenea dei profughi, per
favorire loro permanenza senza causare tensioni sul territorio. Non essere
stati capaci di fare concertazione anche a livello provinciale ha portato a
non avere progetti di assegnazioni che non fossero temporanee, e in
definitiva a non superare la fase di emergenza.
*“Di fronte alla nostra richiesta abbiamo assistito da un mese a un
imbarazzante rimpallo di responsabilità tra le altre istituzioni, che non fa
il bene di nessuno. Evidentemente* – conclude il Presidente di ANCI
Lombardia – *prevale la convinzione che la situazione si risolverà da sé,
scaricando ogni responsabilità sulle spalle dei sindaci e aspettando che la
tempesta passi. Ricordiamo che sono in arrivo altre centinaia di profughi a
Lampedusa e che il 20% di questi arriverà in Lombardia. Di fronte a questa
situazione non ci resta che sospendere la nostra collaborazione: chiederemo
ai nostri colleghi sindaci della Lombardia di rifiutare ogni tipo di
collaborazione e contatto con i responsabili dell’emergenza, che d’ora in
poi dovranno agire d’imperio per trovare posto ai profughi*”.
*“La situazione è pesante per due ragioni* – aggiunge il Vice Presidente di
ANCI Lombardia e Sindaco di Sesto San Giovanni Giorgio Oldrini – *la prima è
che i Sindaci hanno oggettive difficoltà in questa situazione ad organizzare
l’accoglienza di chi arriva, e sappiamo bene che ce ne saranno altri. La
seconda, è che prevale l’incertezza assoluta su cosa accadrà di chi è già
arrivato. Non ci sono prospettive e il rischio è di trovarsi in città
persone “parcheggiate” in una condizione di incertezza assoluta che non
rassicura né loro, né chi li ospita. Per questo motivo occorre che la
Regione, insieme a Prefettura e Province, si faccia carico seriamente del
coordinamento di questo fenomeno che interessa tutto il territorio
lombardo”.
*
Ufficio Stampa – 348.2393691* *

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