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Fotovoltaico Cremona Solidale NO a terra SI sui tetti | Enrico Gnocchi (Rif.Com.)

Signor direttore, la querelle tra i partiti di opposizione e la Giunta sul progetto del parco fotovoltaico previsto sul terreno agricolo di 150.000 metri quadrati accanto a Cremona Solidale richiede, a nostro avviso una analisi sugli scopi e proposte alternative per evitare lo sfregio ambientale.

| Scritto da Redazione
Fotovoltaico Cremona Solidale NO a terra SI sui tetti | Enrico Gnocchi (Rif.Com.)

Fotovoltaico Cremona Solidale NO a terra SI sui tetti | Enrico Gnocchi (Rif.Com.)

 Signor direttore, la querelle tra i partiti di opposizione e la Giunta sul progetto del parco fotovoltaico previsto sul terreno agricolo di 150.000 metri quadrati accanto a Cremona Solidale richiede, a nostro avviso una analisi sugli scopi e proposte alternative per evitare lo sfregio ambientale.

Il megaimpianto ha una potenza di 10,48 Mwp uguale alla potenza di tutti gli impianti fotovoltaici attualmente installati nel comune di Cremona.

Nel sito del Gse (Gestore dei servizi elettrici nazionali), con l’applicazione  tlasole, si legge che nel comune di Cremona, sono attualmente installati 418 impianti con una potenza di 10,52 Mwp .

A nostro avviso sono accettabili dal punto di vista ambientale solo gli impianti che sono installati sui tetti di abitazioni private o pubbliche e su strutture di edifici adibiti ad una funzione lavorativa.

Lo scopo della costruzione dei megaimpianti con panelli fotovoltaici a terra è di puro carattere speculativo. Le dichiarazioni reiterate dei committenti e di ditte compiacenti che dicono di voler contribuire alla riduzione degli inquinanti, e quindi al riscaldamento globale, sono false.

Di fatto questi impianti se costruiti su terreno fertile o su terreno incolto, producono un danno ambientale superiore al beneficio di immettere in rete anche quantità sensibili di energia elettrica.

La comunità cremonese potrebbe pensare che a motivo del reddito percepito dalla Fondazione Città di Cremona, si potrebbe evitare di far pagare i frequenti piccoli incrementi di retta mensile agli anziani ricoverati a Cremona Solidale.

In realtà non ci sarà un vero beneficio, in quanto l’impatto ambientale e la diminuzione di produzione agricola (anch’essa è una fonte energetica per l’uomo, sta all’inizio della catena alimentare), ricadrà su tutti noi con preoccupanti aumenti ben più pericolosi, come l’aumento dello smog e della temperatura nel nostro territorio.

La priorità per migliorare l’ambiente è sicuramente perseguire l'obiettivo di diminuzione l’energia consumata nelle abitazioni. Da qualche anno si può usufruire di un sostegno economico per la coibentazione degli edifici privati e pubblici e grazie a questi lavori evitare di aumentare la produzione di energia calorica e elettrica. La seconda azione urgente è la riconversione della produzione di energia dall’uso delle fonti fossili all’uso degli impianti fotovoltaici.

Purtroppo si fa molto poco. Esistono progetti di impianti fotovoltaici a Cremona non attuati, come per esempio quello inviato in regione Lombardia più di 10 anni fa da parte dell’Ufficio tecnico d e l l’ospedale di Cremona che prevedeva un impianto fotovoltaico da installare sui tetti del corpo principale, per un totale di 1.200 pannelli standard (allora aveva una potenza di 180 Kwp e una produzione stimata di Mwh 250/anno).

Con l’attuale efficienza dei pannelli si può arrivare ora a una potenza di circa 500 Kwp. Circa 1/20 dell’mpianto previsto accanto a Cremona Solidale. Le possibilità di installare impianti su aree ormai compromesse ambientalmente a Cremona sono tantissime.

Oltre gli edifici del complesso ospedaliero che complessivamente dispongono di una superficie di 13.000 metri quadrati, permettendo di quadruplicare l’impianto progettato e mai attuato, sono disponibili molti edifici pubblici in periferia come le scuole e gli enormi parcheggi maldestramente asfaltati sui quali si potrebbero costruire impianti simili all’impianto in progetto con moduli fotovoltaici che abbiano anche la funzione di proteggere dal sole le macchine parcheggiate.

Non è una novità, in molte città e in molte aziende private questo già esiste. Parcheggi utili allo scopo sono per esempio all’interno dell’ospedale e i due parcheggi esterni, con u n’area totale di circa 8.000 metri quadrati.

In città ci sono molti altri parcheggi come quelli parcheggi accanto alla stazione (9.000 metri quadrati ), i parcheggi della fiera campionaria (22.000 metri quadrati), eccetera.

Sommando tutte le area dei parcheggi, con opportuna dimensione, si arriva a superare tranquillamente la dimensione dell’area del parco fotovoltaico fonte di scontri tra partiti il cui obiettivo principale, ad ora, non è certo migliorare l'ambiente, diminuire le fonti inquinanti, trovare una soluzione alternativa al megaimpianto mantenendo l’obiettivo di una produzione energetica equivalente.

Enrico Gnocchi Federazione cremonese di Rifondazione Comunista

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cremona 12 febbraio 2020

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