Non si festeggia nelle stalle da latte italiane dove quasi un allevamento su dieci (8%) rischia la chiusura anche per effetto dell’aumento medio del 56% dei costi correnti di produzione che non vengono coperti dai ricavi. Una situazione che riguarda anche la Lombardia dove nasce il 45% dell’oro bianco italiano grazie a una rete di circa cinquemila stalle che garantiscono una produzione di 5,8 milioni di tonnellate all’anno. E’ quanto afferma la Coldiretti regionale in occasione della giornata mondiale del latte voluta dalla Fao che si celebra in tutto il Pianeta per ricordare le proprietà di un alimento indispensabile per la salute.
Stalle da latte in crisi per energia e mangimi
Con lo tsunami determinato dall’effetto congiunto dell’aumento dei costi energetici e dei mangimi, il settore dei bovini da latte in Italia – sottolinea la Coldiretti – si confronta con pesanti criticità secondo il Crea. Un rischio per l’economia, l’occupazione e l’ambiente ma anche per l’approvvigionamento alimentare del Paese in un settore in cui l’Italia – precisa la Coldiretti – è dipendente dall’estero per il 16% del proprio fabbisogno.
L'importanza della rete zootecnica
La stabilità della rete zootecnica – conclude la Coldiretti Lombardia – ha un’importanza che non riguarda solo l’economia nazionale ma ha una rilevanza sociale e ambientale perché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate.