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Giuseppe Battiston venerdì 5 maggio al Cinema Filo

Io vivo altrove! è il primo film da regista del noto attore. Dopo la proiezione, in programma alle ore 21:00, Battiston dialogherà con Matteo Q Codella

| Scritto da Redazione
 Giuseppe Battiston venerdì 5 maggio al Cinema Filo  Giuseppe Battiston venerdì 5 maggio al Cinema Filo

Giuseppe Battiston venerdì 5 maggio al Cinema Filo

 Io vivo altrove! è il primo film da regista del noto attore. Dopo la proiezione, in programma alle ore 21:00, Battiston dialogherà con Matteo Q Codella, Vicepresidente dell’Associazione Cremonapalloza

 L’attore e regista Giuseppe Battiston sarà al Cinema Filo venerdì 5 maggio, alle 21:00, per presentare il film Io vivo altrove! (suo esordio dietro la macchina da presa). L’iniziativa vede collaborare la Società Filodrammatica Cremonese – che ospiterà la serata – con il Porte Aperte Festival – che animerà Cremona dall’8 all’11 giugno – e Cremonapalloza. Dopo la proiezione, Battiston dialogherà con Matteo Q Codella, Vicepresidente dell’Associazione Cremonapalloza. Di seguito, i prezzi dei biglietti, già acquistabili su www.cinemafilo.com. Intero: 8 €. Ridotto per persone oltre i 65 anni: 7 €. Ridotto per studenti: 6,50 €.

La sinossi: Biasutti e Perbellini hanno lo stesso nome, Fausto, e odiano entrambi la vita nella grande città. Si conoscono per caso durante una gita per fotoamatori, diventano amici e iniziano a coltivare insieme il sogno di andare a vivere in campagna, mantenendosi con il frutto delle proprie fatiche. Quando Biasutti eredita la vecchia casa della nonna a Valvana, sulle colline del Nordest, il sogno può finalmente diventare realtà: l’accoglienza in paese, però, si dimostra meno calorosa del previsto…

«Questo film è una fiaba», si legge nelle note di regia, firmate da Battiston. «Una fiaba contemporanea immaginata e scritta per lavorare insieme. Insieme a Flaubert, che per primo, creando questi due personaggi epici nella loro tragica commedia, mi ha fatto venire voglia di raccontarli. Insieme a Marco Pettenello, con cui ho scritto soggetto e sceneggiatura e con cui ho trovato il modo di prendere Bouvard e Pecuchet, metterli negli abiti contemporanei di Biasutti e Perbellini, e avvolgerli in una storia che non vuole – come fa invece Flaubert – prendere in giro il sapere enciclopedico, ma raccontare due solitudini e un’amicizia. Insieme agli attori, costruendo con loro un linguaggio, fatto di immagini e relazioni. E poi insieme a Carlo Mazzacurati e al suo mondo poetico e visionario che mi porto nel cuore. Non ho mai pensato certamente di ricalcare il suo stile, inimitabile. Ho sentito e voluto, però, rendere omaggio a un certo tipo di cinema di cui Carlo è stato una splendida espressione. Insieme, infine, a tutte le persone che ho coinvolto per accompagnarmi in questo viaggio. Io vivo altrove! è una favola e come tale ha un suo linguaggio, un suo mondo immaginario. È una fiaba contemporanea che vuole parlare dell’animo umano. Quante volte ci sentiamo inadeguati rispetto alla realtà che ci circonda? E quante volte tentiamo di cambiarla? Biasutti e Perbellini sono due eroi perché, a dispetto della loro collocazione nel mondo e dell’avanzare dell’età, non si rassegnano e cercano qualcosa. Sono due individui che non smettono di inseguire qualcosa in più, qualcosa di altro, senza sapere bene cosa, forse, ma cercano. Sempre in cammino. La loro idea della campagna, mitizzata come una sorta di Arcadia, sarà rudemente sgretolata dalla dura realtà del mondo contadino che li accoglierà senza sconti, presentando insidie, falsità e violenze che a loro sembravano appartenere solo alla realtà cittadina. E i nostri due Don Chisciotte non si arrenderanno, continueranno a procedere nel desiderio di migliorarsi, circondati da personaggi a volte idealizzati, ingigantiti, volutamente caricaturali. Mentre la Natura, crudele e sublime, magica, negherà qualsiasi frutto. E loro due continueranno a crederci. Finché poi, come per incanto, sarà proprio la Natura a regalare gioie insperate. Dopo i molti fallimenti, infatti, Biasutti e Perbellini troveranno la propria strada. La troveranno».



Regista, sceneggiatore, interprete, attore teatrale e cinematografico, Giuseppe Battiston si diploma alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano. Subito dopo, con Un’anima divisa in due, inizia la sua collaborazione con Silvio Soldini, che proseguirà con il grande successo di Pane e tulipani, per il quale vince il David di Donatello e il Ciak d’oro come miglior attore non protagonista, e ancora Agata e la tempesta, che gli vale la candidatura al David come miglior attore protagonista, Giorni e nuvoleCosa voglio di piùIl comandante e la cicognaLa giusta distanza segna l’avvio del sodalizio con Mazzacurati, che lo dirigerà anche in La passione (che gli vale il Nastro d’argento e un secondo David come non protagonista) e La sedia della felicità. Tra gli autori con cui lavora, ricordiamo almeno Gianni Zanasi (Non pensarci, terzo David di Donatello, Troppa graziaWar - La guerra desiderata), Cristina Comencini (La bestia nel cuore), Emidio Greco (Notizie degli scavi), Paolo Genovese (Perfetti sconosciuti), Danny Boyle (Trust), Robert Zemeckis (Pinocchio), senza contare i numerosi, fortunati film di esordio: da Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto a Io sono Li di Andrea Segre, da Finché c’è prosecco c’è speranza di Antonio Padovan a Dopo la guerra di Annarita Zambrano. Versatile e appassionato, Battiston è protagonista in teatro in testi shakespeariani come Falstaff o Macbeth, si impone con la straordinaria interpretazione di Orson Welles in Orson Welles’ Roast che gli vale il premio Ubu come miglior attore protagonista. Tra le sue più recenti prove sul palcoscenico La morte di Danton di Georg Büchner per la regia di Mario Martone e Winston vs Churchill per la regia di Paola Rota. A fine gennaio ha debuttato con La valigia, dal romanzo di Dovlatov, per la regia di Paola Rota. Io vivo altrove! è il suo primo film da regista.



Rosamont è la società indipendente di produzione cinematografica fondata nel 2018 da Marica Stocchi e Giuseppe Battiston. Nel 2020 ha realizzato Le sorelle Macaluso di Emma Dante, in concorso alla 77ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e vincitore di 5 Nastri d’Argento, Orlando di Daniele Vicari, e coprodotto Noi due di Nir Bergman e Honeymood di Talya Lavie. Nel 2023 escono Io vivo altrove!, opera prima di Giuseppe Battiston da regista, e il nuovo film di Emma Dante, Misericordia.

 

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