Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 13.32

Globalizzazione, tecnologia e diversità

Come hanno influito le nuove tecnologie sulla globalizzazione?

| Scritto da Redazione
Globalizzazione, tecnologia e diversità

La globalizzazione esiste da sempre, dall’Australopiteco che partendo dall’Africa si è insediato in tutto il mondo, così come conoscenze, prodotti ed usanze hanno viaggiato da un capo del globo all’altro capo.

La grande differenza tra globalizzazione “moderna” e “tecnologica” è dovuta al miglioramento dei mezzi di comunicazione: ora è possibile apprendere una nuova tecnica di coltivazione su YouTube, scoprire una nuova cultura accendendo la televisione o apprendere notizie in tempo reale. L’avvento di internet rappresenta sicuramente il breaking point della globalizzazione.

Il fenomeno dei “boomer” è in crescita esponenziale: con questo termine si indicano gli adulti non in grado di utilizzare  in modo corretto la tecnologia, è comprensibile sapendo che la mente umana più invecchia e più fatica ad apprendere nuove funzioni, ma è spiazzante se si analizza l’importanza del mondo social odiernamente, non è chiaro a tutti ma l’utilizzo dei social è il metodo più efficace per comunicare con la popolazione mondiale, soprattutto con i giovani. 

Non a caso in molti paesi dalla dubbia democrazia l’utilizzo dei social è vietato o limitato.

Non a caso il settore del marketing online è in crescita esplosiva.

Non a caso nascono sempre più campagne, anche governative, sui social: oggi sono letteralmente lo strumento migliore per influenzare le persone.

Con questo tipo di globalizzazione il bisogno di un cambiamento nella società attuale è necessario: ci sono già molte aziende, nello specifico start-up, che premiano la competenza rispetto allo status o alle lauree, ma questo perchè per rimanere “fresh” nel quarto settore, che rappresenta il prossimo secolo, è necessario avere idee, competenze e creatività che non sempre vengono acquisite con la mera assimilazione di una o più lauree, bisogna puntare sui più giovani.

Tuttavia e la tecnologia ha giocato un ruolo fondamentale nella globalizzazione, la diversità è stata alterata. E’ inevitabile che con lo scambio di idee e conoscenze i popoli si avvicinino e diventino più simili tra loro e quindi si deteriori la diversità, ma credo che essa non verrà  mai annullata finché ci saranno dei confini politici. Ogni stato apporta una sua mentalità al popolo e lo caratterizza di un’identità nazionale, che solo nel momento in cui non esisterà un confine verrà messa alla prova; semplicemente perchè la popolazione non sentirà più di appartenere per esempio all’Italia, ma all’Europa, uniformandosi perchè probabilmente l’educazione sarebbe la medesima. Penso però che la diversità sia tutelata dall’economia indirettamente, ogni bene o servizio sul mercato ha bisogno di differenziarsi dagli altri per avere successo. La diversità è un business, per esempio i ristoranti basati su culture culinarie o semplicemente il turismo.

Credo quindi che ancora per molto le distinzioni tra popoli non siano a rischio, sì, ho scritto “per molto” perchè la storia è imprevedibile e ci stupisce ogni volta, noi non possiamo fare altro che goderci pregi e difetti dell’evoluzione.

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