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Gravi offese di Tiziana Maiolo contro il popolo Rom.

| Scritto da Redazione
Gravi offese di Tiziana Maiolo contro il popolo Rom.

Gravi offese di Tiziana Maiolo contro il popolo Rom. "E' più facile educare un cane che un rom. Quelli ci odiano e ci vedono solo come possibilità per sfruttarci o rubarci qualcosa e noi gli diamo la casa".
Milano, 9 febbraio 2010. L'esponente milanese di Futuro e Libertà ha rilasciato dichiarazioni intolleranti e offensive contro un intero popolo durante una trasmissione radiofonica: "E' più facile educare un cane di un rom,": è quanto ha detto Tiziana Maiolo a Radio 24. "I cagnolini e i bambini si possono educare," ha aggiunto, "ma rispetto ai rom è più facile educare il mio cagnolino. I bambini sono come i cani: li puoi educare. Quelli fanno la pipì sui muri: il mio cagnolino non fa la pipì sui muri!".
Quindi la Maiolo ha criticato le proposte del presidente della Repubblica per risolvere l'emergenza dell'esclusione sociale dei Rom: "Il presidente Napolitano ha sbagliato perché ha parlato senza cognizione di causa: ha detto che i rom devono avere una casa. E perché gli italiani no? Quelli ci odiano e ci vedono solo come possibilità per sfruttarci o rubarci qualcosa e noi gli diamo la casa. Ma l'italiano che non ha una casa cosa dovrebbe dire?". Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, co-presidenti del Gruppo EveryOne, hanno trasmesso le dichiarazioni di Tiziana Maiolo all'Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, alla Commissione europea, al Consiglio dell'Ue e al Consiglio europeo, chiedendo una posizione decisa non solo nei confronti della Maiolo, ma di tutti i politici e i direttori di quotidiani e network che da anni proseguono indisturbati la loro propaganda razziale contro il popolo Rom, che a poco a poco ha diffuso presso tutte le fasce sociali pregiudizi talmente gravi da aver ridotto le comunità Rom e Sinte in una condizione di apartheid da cui sarà difficile uscire. "E' un nuovo Porrajmos," hanno dichiarato i difensori dei diritti umani, "che ha abbassato la speranza di vita per i Rom in Italia a soli 40 anni e li ha relegati in una condizione sociale simile a quella che colpiva ebrei e Rom negli anni di Mussolini".

di Roberto Malini <roberto.malini@everyonegroup.com>

Nella foto, bambine Rom ad Auschwitz

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