Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 21.59

Grazie all'Italia pasti a scuola per 5.000 studenti migranti in Colombia

| Scritto da Redazione
Grazie all'Italia pasti a scuola per 5.000 studenti migranti in Colombia

Il mese scorso cinque agenzie delle Nazioni Unite hanno annunciato il loro sostegno ad una coalizione internazionale per i pasti scolastici, con l'obiettivo di fornire nelle scuole, entro il 2030, un pasto nutriente per tutti gli studenti e le studentesse che ne avessero bisogno; una sfida possibile solo unendo le forze a livello globale.

Attraverso i Programmi di Alimentazione Scolastica, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e il World Food Program (WFP) sostengono insieme migliaia di bambine, bambini e adolescenti in Colombia, alimentando i loro sogni e rispondendo ad una delle maggiori preoccupazioni delle loro famiglie: la fame.

Attualmente, l'AICS sostiene il Programma Alimentazione Scolastica (PAE) e lavora con governi e partner, come il WFP, affinché bambine, bambini e ragazzi in età scolare continuino a ricevere un sostegno che soddisfi le loro esigenze alimentari e nutrizionali durante la crisi da COVID-19. Grazie a questo contributo, più di 4.000 studenti migranti nella città di Cúcuta (nel dipartimento Norte de Santander) e poco più di 1.000 a Riohacha (La Guajira) ricevono pasti caldi e spuntini nutrienti. Assicurando l'alimentazione dei più piccoli in casa, si consente ai genitori l’impiego del denaro in altre necessità come l'affitto e l'abbigliamento.

La situazione, già complessa, è stata aggravata dalla pandemia e dalle sfide ad essa collegate, fra cui la vasta chiusura delle scuole in Colombia.

Carlos Arturo Merlano Blanco, preside dell’Istituto Educativo José Arnoldo Marin spiega che, prima che programmi di questo tipo esistessero, vi erano studenti sottopeso che non avevano accesso ad un’alimentazione bilanciata nelle loro case. Adesso, attraverso il Programma, si assistono bambine e bambini affinché ricevano una buona nutrizione e migliorino la loro alimentazione, influenzando di conseguenza il loro rendimento scolastico. Il preside aggiunge che “gli studenti migranti, arrivati in situazione di sottopeso, sono poi riusciti a recuperare la loro forma e così affrontare in maniera migliore la loro vita quotidiana”.

Il sostegno del WFP attraverso il PAE diviene analogamente fondamentale nel promuovere la permanenza scolastica, incentivando in bambine, bambini e adolescenti la continuità scolastica nel tempo e contribuendo alla diminuzione dell'assenteismo e dell'abbandono scolastico. I risultati del monitoraggio del WFP in Colombia mostrano che, nel 2020, nonostante il COVID-19, in dipartimenti come La Guajira il tasso di permanenza scolastica ha raggiunto l'86% tra gli studenti migranti e l'87% tra gli studenti colombiani.

Oltre alle diverse difficoltà economiche che regolarmente affliggono le famiglie migranti, e che spesso impediscono loro di soddisfare i propri bisogni primari, ci sono delle sfide aggiuntive, come la stigmatizzazione e la xenofobia, fenomeni che mettono seriamente a rischio la loro vita e quella dei loro familiari e purtroppo sempre più radicate nei Paesi ospitanti.

Come parte del supporto olistico fornito dal WFP a circa 140.000 studenti in 5 dipartimenti della Colombia, tra cui più di 57.000 migranti, è stata elaborata la strategia “Che sapore ha l'uguaglianza?”, volta a generare un cambiamento sociale, facendo prevenzione contro xenofobia, violenza e discriminazione, partendo proprio dal cibo ed enfatizzando quei piatti, come l’arepa, che da sempre accomunano i due Paesi.

In qualità di organo esecutivo della Cooperazione Italiana, l'AICS è responsabile delle attività tecniche e operative relative alla formulazione, finanziamento, esecuzione, supervisione e valutazione delle iniziative di cooperazione. In tema di migrazione, l'AICS fornisce una risposta onnicomprensiva, attraverso l’erogazione di mezzi di sussistenza, il mantenimento e il miglioramento degli insediamenti, le attività di protezione e prevenzione dei flussi migratori, l'assistenza umanitaria e di emergenza e ponendo particolare rilievo alla tutela dell'infanzia. Il PAE è oggi una realtà per oltre 5.000 studenti e, come sottolinea il preside Merlano, “è uno strumento capace di generare un effetto positivo non solo sul loro comportamento e attitudine, ma anche nella sfera accademica e formativa!”. (aise)

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