Il 24 Novembre è la Giornata del Ricordo della Grande Fame: carestia artificiale provocata dall'Unione Sovietica nel 1932-1933 per svuotare l'Ucraina di avversari politici, sociali e nazionali. Il ricordo nel Mondo e le amnesie del Presidente Yanukovych e della storiografia occidentale
Uno dei più terribili genocidi della storia dell'Umanità su cui poco si scrive e poco si sa. Sabato, 24 Novembre, si è ricordato lo Holodomor: genocidio del popolo ucraino, perpetrato da regime sovietico di Stalin tra il 1932 e il 1933, che ha portato all'uccisione di sette milioni di ucraini per fame.
Contestualizzato nell'ambito della collettivizzazione forzata delle terre, lo Holodomor - "Morte per Fame" in Ucraino - è consistito nell'ordine impartito da Mosca di privare con la forza la popolazione del cibo e dell'acceso a scorte alimentari.
Lo Holodomor è definibile tout court un genocidio. Lo scopo della Morte per Fame è stato infatti quello di eliminare gli ucraini: popolo "colpevole" di essere etnicamente differente dai Russi, e politicamente ostile al regime sovietico imposto sulle Rive del Dnipro dal 1920.
Oltre all'ondata del 1932-1933, altri due Holodomor hanno avuto luogo in Ucraina. La prima Morte per Fame, tra il 1920 e il 1921, è stata organizzata da Mosca all'indomani della Rivoluzione Bolscevica, mentre la terza, tra il 1946 ed il 1947, ha avuto luogo a seguito della Seconda Guerra Mondiale, con gli ucraini fortemente indeboliti da cinque anni di occupazione nazista e sovietica.
In Ucraina, lo Holodomor è ricordato con un'apposita Giornata del Ricordo, condivisa dalle principali comunità dell'emigrazione ucraina nel Mondo, sopratutto in Canada e negli Stati Uniti d'America.
Purtroppo, quello che è stato riconosciuto a livello internazionale come un genocidio non è trattato adeguatamente nei libri di storia occidentali, ed anche in Ucraina c'è chi cerca di ridurre il significato dello Holodomor.
Il negazionismo in Europa Occidentale e l'amnesia del Presidente Yanukovych
Dopo pochi mesi dalla sua elezione, il Presidente ucraino, Viktor Yanukovych, particolarmente attento a non irritare la Russia di Putin, ha dichiarato in sede internazionale che lo Holodomor non è stato un genocidio, bensì una grande tragedia che ha accomunato ucraini, russi ed altre popolazioni dell'ex-Unione Sovietica.
Le dichiarazioni di Yanukovych hanno cancellato l'importante lavoro del suo predecessore, Viktor Yushchenko, che assieme ai governi guidati da Yulia Tymoshenko molto si è speso tra il 2005 e il 2009, dopo la Rivoluzione Arancione, per tenere alta la memoria di una delle pagine più buie della storia d'Europa.
E' per questa ragione, anche per colmare il gap di informazione che i media e il sistema di insegnamento occidentale commettono circa lo Holodomor, è opportuno spendere parole e tempo nel trattare la tematica del genocidio ucraino.
La verità è giusto raccontarla per rammentarsi delle vittime innocenti. Sol così l'Europa, con onestà intellettuale, può fare davvero i conti con la sua storia.
Matteo Cazzulani
HOLODOMOR: IL RICORDO DEL GENOCIDIO DEL POPOLO UCRAINO

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