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I costi della politica e i costi della burocrazia |G.Sante

| Scritto da Redazione
I costi della politica e i costi della burocrazia |G.Sante

Egregio direttore,oggi viene votato alla Camera il decreto del   FARE, e come sempre in questi frangenti  il decreto diventa un contenitore dove ci sta dentro tutto e di più, molto spesso tra le sue pieghe si intrufolano  argomenti poco inclini al progetto che deve essere votato.
Questo può avvenire perchè si pone il voto di fiducia evitando la discussione in parlamento.

Nel testo in votazione vi è un passaggio  che cancella il tetto massimo di stipendio  (euro 300.000 annui) per i grandi dirigenti dello stato , Poste , Ferrovie dello Stato, ecc. .
Una beffa ,ma sopratutto una presa in giro per i cittadini che viceversa vedono decurtarsi mensilmente , stipendi , pensioni, e aumentare rette e tasse come quella scellerata dei rifiuti.

Quindi oltre ai costi della politica assistiamo al perpetrarsi dei costi dell'alta burocrazia.

Questi alti burocrati che spesso hanno nel tempo depredato  gli entri da loro diretti anziché essere messi in disparte vengono premiati.

Di riflesso notiamo la scelta di diminuire i membri dei consigli comunali, scelta a loro dire per abbattere i costi della politica, una scelta infelice di cui nessuno accenna.

In questi giorni mentre si parla delle prossime elezioni amministrative del 2014, balza agli occhi in modo spontaneo che i futuri consigli comunali, sopratutto nei piccoli paesi potranno svolgersi al Bar Sport.

Per abbattere i costi della politica in un paese come Gussola i consiglieri comunali passeranno da 12 a 6, questa scelta farà risparmiare  , sentite bene 60 euro al mese (se tutti i mesi si svolgessero i consigli comunali) per un totale annuo di 720 euro.

Sembra proprio una barzelletta, si impoverisce la partecipazione attiva nelle scelte comunali per risparmiare 720 euro annui.

Chi ha proposto questa scelta dovrebbe essere licenziato in tronco,  sia politicamente che tecnicamente .Mentre si addossano ai comuni responsabilità che prima non avevano, mentre si tagliano in continuazione fondi verso i comuni e di conseguenza verso opere pubbliche e servizi ai cittadini, le strutture amministrative più vicine ai cittadini vengono private della loro vitale partecipazione, ovvero il 50% dei consiglieri comunali.

È mai possibile che nessuna voce si alzi contro questa nefandezza.

Da una parte si permette di abbattere il tetto massimo dei 300.000 euro annui ai grandi dirigenti, dall'altra si dimezzano i consiglieri comunali per risparmiare 720 euro annui in un comune come Gussola.

Cittadini, amministratori dei piccoli comuni, facciamo sentire la nostra voce  di protesta contro questa deriva parolaia.
Gerelli Sante circolo Sinistra Ecologia e Libertà di Gussola

2013-07-25

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