Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 13.28

Il Consiglio Regionale Lombardo approva mozione contro condanna a morte di Ali A-Nimr

Nelle sedi istituzionale ed nel padiglione Lombardia in Expo è possibile firmare

| Scritto da Redazione
Il Consiglio Regionale Lombardo approva mozione contro condanna a morte di Ali A-Nimr

Il Consiglio regionale della Lombardia ha votato nei giorni scorsi all’unanimità la mozione bipartisan, nata su iniziativa del gruppo regionale del Pd, per l’adesione all’appello di Amnesty International contro la condanna a morte del ventenne saudita Ali Mohammed Baquir al-Nimr. La mozione comprende anche l’invito ai cittadini lombardi a sottoscrivere l’appello “#FreeNimr” attraverso il posizionamento di totem presso le sedi istituzionali della Regione, incluso lo Spazio Regione Lombardia ad Expo. La mozione è stata presentata in Aula dal primo firmatario, il capogruppo del Pd Enrico Brambilla.

La storia di Ali al-Nimr inizia il 14 febbraio 2012, quando l’allora diciassettenne attivista sciita, nipote del religioso Sheikh Nimr Baquir al-Nimr, viene arrestato e condotto in carcere di Damman. Il 27 maggio 2014 viene condannato a morte dal tribunale speciale di Gedda per reati che includono la “partecipazione a manifestazioni antigovernative”, l’attacco alle forze di sicurezza, la rapina a mano armata e il possesso di un mitra. Secondo Amnesty international Ali al-Nimr sarebbe stato indotto con la tortura a confessare crimini mai commessi, ma le autorità religiose si sarebbero rifiutate di indagare. La condanna è poi stata confermata dalla Corte penale speciale e dalla Corte suprema e ad agosto 2015 è stato dato mandato al ministro competente di eseguire la condanna.

Amnesty ha promosso il seguente appello alle autorità saudite:

-Annullare la condanna a morte e garantire che Ali al-Nimr sia sottoposto ad un processo equo;

-Aprire un’indagine indipendente sulle torture e maltrattamenti denunciati;

-Rispettare la convenzione dei diritti dell’infanzia, sottoscritta anche dall’Arabia Saudita, che vieta il ricorso alla pena di morte per i reati commessi da minori di diciotto anni;

-Stabilire una moratoria di tutte le esecuzioni in Arabia Saudita (ben 175 decapitazioni sono state eseguite secondo Amnesty tra agosto 2014 e giugno 2015) in vista dell’abolizione definitiva della pena capitale.

Qui la pagina del sito di Amnesty con l’appello: http://appelli.amnesty.it/arabia-saudita-pena-di-morte/

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