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Il Festival Merula chiude a Cremona, domenica Parodi suona il Mascioni del Duomo

La serata, che coincide con il tradizionale concerto di Sant’Omobono (ore 21:00, ingresso gratuito) chiude la prima edizione del Festival Merula; nell’occasione il maestro Parodi presenterà il cd “Elevazioni”, registrato lo scorso luglio proprio in Cattedrale

| Scritto da Redazione
Il Festival Merula chiude a Cremona, domenica Parodi suona il Mascioni del Duomo

La prima edizione del Festival Organistico Internazionale Tarquinio Merula, promosso dalla Scuola diocesana di musica sacra Dante Caifa con il contributo della Fondazione Arvedi-Buschini, si chiude domenica 9 novembre (ore 21:00, ingresso gratuito) con il concerto del maestro Giancarlo Parodi all’Organo Mascioni della Cattedrale di Cremona. La serata coincide, tra l’altro, con il tradizionale appuntamento musicale di Sant’Omobono, patrono della città, sempre molto atteso e sentito dall’intera comunità cremonese.

L’organo Mascioni, di cui ricorre il trentesimo anniversario dell’ultima ricostruzione, è il perno dell’intera rassegna: un gioiello dell’arte organaria che va annoverato tra gli strumenti più importanti d’Italia, se non d’Europa, specie ora che sono state ripristinate le canne di facciata da 24 piedi (circa 8 metri d’altezza). «Solo altri tre organi nel nostro Paese», ricorda Roberto Codazzi, direttore artistico del Festival Merula, «hanno la stessa caratteristica del capolavoro cremonese edificato, nell’impianto originario, da Giovanni Battista Facchetti nel 1546, quindi ricostruito da Pacifico Inzoli nel 1879 e, infine, dai Mascioni nel 1984: il Lorenzo da Prato 1472 della basilica di San Petronio in Bologna, il Luca Blasi 1600 di San Giovanni in Laterano a Roma e l’organo del duomo di Orvieto».

A dare espressione alle peculiarità sonore del Mascioni sarà uno dei più illustri specialisti d’Italia (e non solo): Giancarlo Parodi è organista della basilica di Santa Maria Assunta in Gallarate, concertista di fama internazionale e docente rinomato, già titolare, tra l’altro, della cattedra di organo e composizione organistica al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, nonché professore emerito di Organo principale al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma.

Il concerto è per Parodi l’occasione per presentare ufficialmente il cd registrato proprio sul Mascioni lo scorso luglio, intitolato Elevazioni e prodotto dalla Scuola diocesana di musica sacra. Nel contesto dell’appuntamento verrà inoltre presentato il libro su Giuseppe Denti, musicista che durante la Prima guerra mondiale creò al fronte una piccola orchestrina per combattere con l’arte la barbarie della guerra e tenne persino due concerti d’organo a Caporetto, località che sarebbe poi diventata tristemente nota per vicende ben più drammatiche.

Il festival organistico dedicato a Tarquinio Merula (organista in duomo a Cremona e a Varsavia alla corte di Sigismondo III, fautore, nella prima metà del Seicento, della prima raccolta di Sonate strumentali) si appresta così a sigillare il successo dell’edizione di debutto, partita il 12 ottobre da Calcio e proseguita attraverso il territorio della Diocesi cremonese in un percorso di otto tappe alla scoperta di strumenti di eccezionale valore storico e tecnico, sulle note di alcuni dei più grandi maestri d’organo del nostro tempo.

Dal 1963 organista della basilica di Santa Maria Assunta in Gallarate (VA) e già titolare della cattedra di organo e composizione organistica al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, Giancarlo Parodi è Professore emerito di Organo principale al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma. Docente alla Scuola diocesana di musica Santa Cecilia di Brescia, è fondatore e Presidente onorario a vita dell’Associazione organistica Renato Lunelli di Trento. È socio accademico dell’Accademia degli Agiati di Rovereto, dell’Accademia degli Accesi e del Buonconsiglio di Trento, dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Bergamo. È Commendatore Al merito della Repubblica Italiana e Commendatore dell’Ordine di San Gregorio Magno della Città del Vaticano. La sua attività concertistica ha toccato Italia, Europa, Stati Uniti, Giappone, Russia, Messico, Corea e Repubblica Dominicana. Numerose sono le riprese radiofoniche e televisive delle più importanti reti italiane ed estere. Ha inciso un cospicuo numero di lp e cd (oltre sessanta) con musiche di Bach, della famiglia Bach e di compositori dal Sette al Novecento. È invitato a far parte di giurie per concorsi organistici internazionali e nazionali, a tenere masterclass e corsi di perfezionamento in Italia e all’estero. La Libreria Editrice Vaticana e il PIMS di Roma hanno pubblicato il volume Schegge in contrappunto. Colloqui con Giancarlo Parodi a cura del prof. Battista Quinto Borghi.

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