Venerdì, 10 maggio 2024 - ore 10.52

Il Governo non recede su accorpamenti prefetture, questure e VV.F di Cremona con Mantova di Franco Bordo (Sel)

Nella risposta il Governo non recede di un millimetro, confermando i 23 accorpamenti, tra i quali Cremona, entro il 31 dicembre 2016, con il trasferimento fisico di tutti gli uffici entro e non oltre l'anno successivo e cioè il 2017.

| Scritto da Redazione
Il Governo non recede su accorpamenti prefetture, questure e VV.F di Cremona con Mantova di Franco Bordo (Sel)

Nel convegno che si è svolto a Cremona con tutti i rappresentanti istituzionali del territorio per stabilire una linea di azione comune per fermare il piano che prevede l'eliminazione della Prefettura, della Questura e del Comando dei Vigili del Fuoco di Cremona e conseguente accorpamento e spostamento dei Comandi a Mantova, la volontà espressa da tutti, anche dal Sottosegretario Pizzetti, di intervenire per scongiurare questa proposta di riforma è stata pressoché unanime, come unanime è stata la considerazione che questa proposta sottrarrebbe servizi e sicurezza al nostro territorio.

Considerazioni che cozzano con la risposta fornita ieri dal Viceministro Filippo Bubbico ad una interrogazione urgente presentata da Sinistra Ecologia Libertà su questo impianto di riforma. Nella risposta il Governo non recede di un millimetro, confermando i 23 accorpamenti, tra i quali Cremona, entro il 31 dicembre 2016, con il trasferimento fisico di tutti gli uffici entro e non oltre l'anno successivo e cioè il 2017.

La rassicurazione, data in risposta all'interrogazione, che i servizi resi al cittadino non subiranno modifiche, suona come una scontata retorica.

Tutti siamo invece convinti che il nostro territorio risulterà molto più debole e vulnerabile sia sul versante della sicurezza, con perdita di capacità organizzativa per i servizi di prevenzione e repressione dei fenomeni criminosi, sia sul versante della protezione civile, con la riduzione di importanti servizi svolti per la tutela delle vite umane e dell'ambiente.

A maggior ragione mi sembra quindi doveroso di fronte a questa sciagurata conferma del Governo, che si proceda ancor più urgentemente e compattamente a livello territoriale nell'agire su tutti i fronti per far si che la proposta di decreto venga fermata.

Nella risposta resa dal Governo l'unico spazio di azione riconosciuto per eventuali modifiche sono le commissioni parlamentari (chiamate solo ad esprimere un parere), è quindi ovvio che solo con una azione unitaria di tutte le rappresentanze istituzionali, economiche, politiche e sociali del territorio potremo riuscire a scongiurare questa proposta di riforma che priva il nostro territorio di servizi decisivi, al di la delle rassicurazioni poco credibili formulate dal Governo.

On. Franco Bordo (Sel Cremona)

p.s. in allegato la risposta del Governo all'interrogazione di SEL

 

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