Domenica, 05 maggio 2024 - ore 13.17

Il lavoro dei più vulnerabili porta i suoi frutti

| Scritto da Redazione
Il lavoro dei più vulnerabili porta i suoi frutti

In Somalia INTERSOS sostiene 12 micro-fattorie per la produzione di ortaggi e miele in un terreno semi-arido nel Centro nord del paese, a pochi chilometri dalla cittá di Gaalkacyo. Oggi finalmente gli sfollati e la comunita’ ospitante, grazie al loro impegno ed a quello di INTERSOS raccolgono i primi frutti di questo duro lavoro.

I primi pomodori, peperoni, insalate, peperoncini, fagioli e bietole sono stati raccolti e venduti al mercato per procurare un piccolo guadagno a queste comunita’. INTERSOS continua a sostenere il progetto per render piu’ sostenibile e per migliorare la tecnica agricola e l’uso delle risorse, oltre che massimizzare il rendimento sul mercato.

“Abbiamo raccolto la sfida di coinvolgere i soggetti piu’ vulnerabili del campo di sfollati in questa iniziativa- dice Marco Procaccini Coordinatore della Protezione per INTERSOS Somalia- Donne esposte ad ogni tipo di violenza, anziani troppo curvi per trovare un lavoro da lava macchine, ma volenterosi di impegnare il loro tempo per le loro famiglie, giovani padri con troppi bambini a cui dare qualcosa da mangiare.

Noi abbiamo scommesso su di loro e loro hanno scomesso su INTERSOS. Per ora i primi risultati sono incoraggianti, seppure si tratta di una sfida estenuante. Creare delle aree verdi in una zona praticamente desertica, con una disponibilita’ di acqua limitata e mucchio di gabbie tecniche e culturali da aprire, non e’ cosa facile” .

L’agricoltura in Somalia e’ stata quasi sempre affidata alle comunita’ che vivono lungo i pochi fiumi. In questo caso la tecnica di irrigazione utilizzata e’ quella dell’allagamento degli orti, mentre in un contesto semi-arido questo sistema richiede un consumo di acqua non sostenibile. INTERSOS sta faticosamente cercando di spostare la tecnica di irrigazione dall’allagamento all’irrigazione puntuale, ma c’e’ ancora molto lavoro da fare. Inoltre il fatto che questa sia la sola zona verde ed irrigata in decine di kilometri quadrati, attira molti animali che mettono seriamente a rischio le coltivazioni, tra cui cinghiali, iene, o semplici caprette in cerca di un po’ di erba fresca. Inoltre il supporto della comunita’ internazionale a questo progetto finira’ il prossimo giugno per mancanza di fondi, nonostante sarebbe necessario proseguire nel consolidare le fattorie con altri strumenti per l’irrigazione, nuovi trainings, una migliore recinzione e, perche’ no, qualche innovazione tecnologica che sfrutti il vento ed il sole.

Ti ricordiamo che con 25 euro puoi comprare un carriola, con 50 puoi pagare l’acqua per due settimane di irrigazione, e con 100 puoi sponsorizzare una micro-fattoria e ricevere le foto dei prodotti.

 

Fonte: www.intersos.org

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