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Il PD chiede a Salini di “riaderire” alla Rete Nazionale Anti Discriminazioni. A.Virgilio (pd)

| Scritto da Redazione
Il PD chiede a Salini di  “riaderire”  alla Rete Nazionale Anti Discriminazioni. A.Virgilio (pd)

Il PD ha presentato un odg che chiede alla giunta Salini di rivedere la decisione di togliere la Provincia di Cremona dalla Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.

Si chiede infatti un atto di coerenza rispetto all’indirizzo votato all’unanimità durante questo mandato, che ha impegnato la giunta a promuovere, anche in coordinamento con le associazioni del territorio e gli organismi operanti nel settore, iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica al rispetto delle differenze e al rifiuto di una mentalità omofoba e razzista.

In molte amministrazioni la scelta di aderire non è stata vincolata dallo schieramento politico, lo stesso Comune di Bergamo ha recentemente preso parte a questa iniziativa con un documento sottoscritto da PD, Lega Nord, PDL e UDC e votato a larghissima maggioranza.

L’auspicio è che su queste tematiche ci possa essere sempre la possibilità di un confronto aperto in grado di tutelare e salvaguardare i diritti di tutti i cittadini.

Andrea Virgilio Capogruppo PD Consiglio Provinciale Cremona

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ORDINE DEL GIORNO

Premesso che

Il Consiglio Provinciale

in data 11/1/2011 ha impegnato all’unanimità  la giunta a promuovere anche in coordinamento con le associazioni del territorio e gli organismi operanti nel settore, iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica al rispetto delle differenze e al rifiuto di una mentalità omofoba e razzista.

Considerato che

La giunta Provinciale ha recentemente formalizzato la fuoriuscita dalla Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere

fra le finalità dell’adesione a RE.A.DY c’é anche l’impegno al confronto e alla diffusione di politiche di inclusione sociale per le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender realizzate dalle Pubbliche amministrazioni a livello locale.

Impegna pertanto la giunta

a rivedere la decisione  di disdire l’adesione alla Rete Re.A.Dy che rischia di essere in palese contrasto con  l’atto di indirizzo votato in consiglio provinciale

Andrea Virgilio

2014-03-18

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