Martedì, 16 aprile 2024 - ore 06.28

Il punto del mese | Mariangela Bastico

| Scritto da Redazione
Il punto del mese | Mariangela Bastico

La crisi economica e occupazionale che stiamo vivendo è senza precedenti, forse più grave di quella del 1929. La crisi politica ha assunto una drammaticità superiore a quella del 1992, all'epoca di tangentopoli.

In questa tempesta è assai difficile per chi si impegna nel governo della cosa pubblica tenere la barra dritta per raggiungere la meta ed essere riferimento sicuro per le persone. Bisogna essere credibili, molto credibili per fare questo: e alcuni possono e debbono esserlo, soprattutto ora, nel momento in cui la politica, dopo le vicende di Lusi e della Lega sul vergognoso utilizzo a fini personali delle risorse pubbliche dei rimborsi elettorali, è giunta al livello minimo di affidabilità. Dal crollo del ruolo dei partiti e delle istituzioni pubbliche non possono derivare innovazioni e riformismo, ma, come la storia ci insegna, pericoli seri per la democrazia, soprattutto in un momento in cui la crisi distrugge la vita e il futuro di tanti.

Bersani ha giustamente individuato nella connessione tra le politiche del governo Monti, che ha il compito di fare uscire l'Italia dall'emergenza, e le preoccupazioni e le angosce dei cittadini, il ruolo fondamentale del Partito Democratico, che deve farsi interprete con proprie proposte di quelle paure e di quei bisogni. Per questo, il Pd, pur sostenendo il governo, deve saperlo correggere e condizionare, laddove politiche per l'equità e la crescita sono del tutto ignorate.

Per svolgere questo difficile compito il PD deve essere sempre più vicino alle persone e alle famiglie, in un atteggiamento di ascolto e di accoglienza. E' un impegno serio, gravoso e insieme gratificante, ma ineludibile.

Il lavoro parlamentare in questo periodo si è intensificato in termini quantitativi, ma non ancora in produttività effettiva: le sedute delle Commissioni e del Senato sono per lo più dedicate alla conversione dei decreti legge governativi, sempre approvati con il voto di fiducia, e ancora troppo poco nell'azione di riforma delle istituzioni, della legge elettorale e dei partiti politici.

Queste riforme debbono essere discusse ed approvate entro la fine della legislatura: il PD è impegnato, senza se e senza ma, in questa direzione. I disegni di legge sono in discussione nelle commissioni di Camera e di Senato, ma, al di là degli accordi assunti dai tre segretari di maggioranza, temiamo improvvisi blocchi o rallentamenti da parte del Pdl, oltre che da Lega e IDV, il che significa, in concreto, dati i tempi, l'impossibilità di giungere alla loro approvazione.

Sul fronte delle riforme costituzionali è stato definitivamente approvato, e non potrà essere sottoposto a referendum confermativo, il pareggio di bilancio, con la modifica dell'articolo 81 della Costituzione. Ora alla Commissione Affari Costituzionali del Senato si è avviato l'iter della riforma del Parlamento e del governo, che si svolgerà con un calendario molto serrato, per giungere all'approvazione in prima lettura entro maggio.

Ai primi di maggio, inoltre, andrà in aula il disegno di legge sul mercato del lavoro.

In questo contesto la scuola non è in primo piano, in modo assolutamente sbagliato, dal momento che il sapere e la ricerca sono gli investimenti essenziali per riprendere una crescita di qualità. Alla Camera è avviato e dovrebbe giungere ad una rapida approvazione in Commissione l'iter sulla riforma della governance delle autonomie scolastiche, mentre al Senato ho presentato un ddl per destinare una quota dell'8x1000 all'edilizia scolastica.

In questo periodo ho avuto alcune interessanti occasioni di incontro con numerosi giovani, in particolare nell'iniziativa "La comunicazione antimafia" e in quella organizzata dai giovani democratici a commento del film "Nazirock". Ho trovato giovani estremamente attenti, motivati a costruire una società dove l'individualismo senza limiti lasci il posto al bene comune e ai valori della coesione sociale e della comunità. Ho tratto elementi di conforto in un quadro peraltro così allarmante e penso che compito nostro sia accompagnare questi giovani in un percorso di crescita, di educazione e di responsabilità, partendo da una fiducia forte nei loro confronti.

Così come penso che sia indispensabile la valorizzazione delle donne nei ruoli politici, di direzione e di governo, per fermare la china in cui sempre maggiore è la sfiducia e lo spazio dell'antipolitica e per riaffermare con concreti esempi la possibilità e l'esistenza della buona politica.

Sulle prospettive per il 2013, per la crescita, per un futuro migliore molto interessante è stato il V incontro nazionale di Area Democratica a Cortona.

Vi ricordo che questo dialogo può continuare sul mio sito (www.bastico.eu) e sulla mia pagina di facebook (http://www.facebook.com/pages/Mariangela-Bastico/61334460960).

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