Sabato, 20 aprile 2024 - ore 04.32

Il punto di Dov’è Dio ? di Rosario Amico Roxas

Una domanda dalle molteplici interpretazioni: potrebbe apparire blasfema, come potrebbe diventare mistica, di quel misticismo nel dubbio, che genera la Santità del Dubbio, che fu di Madre Teresa di Calcutta e di Padre Pio da Petralcina.

| Scritto da Redazione
Il punto di Dov’è Dio ?  di Rosario Amico Roxas

Risponde, con la forbita dialettica che gli è congeniale, Don Massimo Naro, personaggio intellettuale di grande respiro  e sacerdote aperto ad ogni dialogo e non necessariamente in quest’ordine; risponde dalle pagine de “La Sicilia del I° agosto 2016

Fratello del compianto Cataldo, arcivescovo di Monreale, prematuramente scomparso, del quale ripercorre le orme culturali, anche se con interessi e impostazioni diverse pur nella continuità dell’impegno.

Gli ultimi giorni del mese di luglio sono stati di grande importanza sia nel suo scorrere quotidiano sia nei messaggi che sono giunti al popolo dei cristiani e oltre.

Quando la violenza ha colpito alla cieca, seminando morte e distruzione era facile porsi la domanda “Dov’è Dio”, che permette che tali eventi si materializzassero con l’inaudita ferocia di chi non crede in nulla e uccide  in nome di un Dio che non conosce la Misericordia, il Perdono, l’Amore.

Dio era lì, Dio era in quel bambino annegato e ritrovato sul bagnasciuga di una spiaggia a simboleggiare l’assenza di ogni umana pietà; Dio era tra i morti di Dacca, era nella stage di Nizza; era sull’altare di Ruen incarnato nelle spoglie di Padre Jacques Hamel  a subire il martirio, dopo averlo subito nel Salvador, quando mani assassine trucidarono mons. Romero nel solenne momento della transustanziazione, quando la particola consacrata, in grazia della Fede, diventa corpo mistico e sangue di Cristo.

Cristo non scende dalla Croce, anzi, perpetua il Suo sacrificio in ogni gesto o atto assimilabile alla Sua Crocifissione.

Dov’è Dio ?  Rispose mons. Romero, quando venne malamente trattato in Vaticano dal cardinale Ratzinger, che impose, anche a Giovanni Paolo II, la condanna della Teologia della Liberazione, condannando mons. Romero alla solitudine del suo Salvador, fra quei peones laceri, affamati, disprezzati dal grande potere economico sfruttatore della povertà e del bisogno.

Giovanni Paolo II, solo dopo il martirio di Mons. Romero si recò in Salvador a pregare sulla tomba del martire, fu allora che concepì la Centesimus Annus, enciclica nella quale rivalutava la Teologia della Liberazione.

La risposta di Don Massimo Naro è un compendio ben più approfondito delle mie modestissime parole,  ma risveglia i sentimenti di solidarietà che solo la Fede cristiana sa concepire in una fratellanza universale.

La Giornata Mondiale della Gioventù, che si è appena conclusa, ha rappresentato, nelle parole di Papa Francesco, la via maestra che ogni buon cristiano deve seguire, nella certezza di avere in Cristo una guida e un compagno di percorso.

Dio era in quei milioni di giovani che hanno restituito al mondo la Speranza.

Dio era in quei musulmani che hanno partecipato, in molte città europee, alla celebrazione della Santa Messa, invocando Pace, Fratellanza, Unità nella Fede dell’Unico Dio.

Rosario Amico Roxas

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