Lunedì, 06 maggio 2024 - ore 13.47

Il punto di Rosario Amico Roxas. I dubbi si accavallano

Il caso del volo Parigi-Il Cairo nell’approfondimento di Rosario Amico Roxas

| Scritto da Redazione
Il punto di Rosario Amico Roxas. I dubbi si accavallano

L’aereo egiziano sparito dai radar, precipitato dopo una serie di virate, come hanno testimoniato rilevamenti della Grecia, ci ricorda, nella tipologia dell’evento, l’aereo Itavia, sulla cui esplosione si disse di tutto, dall’esplosione al missile, il tutto condito da depistaggi, menzogne diplomatiche, falsità.



Gli elementi certi, in questa primissima fase, sono ancora pochi: il volo Parigi-Il Cairo che appare un obiettivo molto sensibile, con particolare riferimento proprio alla Francia, per dimostrare l’inconsistenza degli eventuali controlli; le virate improvvise, seguite da una esplosione, contraddice l’ipotesi di uno scoppio a bordo; piuttosto sarebbero giustificate dal rilevamento, da parte del pilota, di essere entrato nel cono operativo di un missile; virate che avrebbero dovuto illudere la ricerca termica del missile. Ciò giustificherebbe anche l’esplosione e la discesa rapida da 11.000 metri e 4.000, quindi la disintegrazione.



L’esplosione a bordo è molto poco credibile, perché la decompressione a 11.000 metri di quota, avrebbe provocato una immediata disintegrazione, e non una caduta libera di oltre 7.000 metri con disintegrazione tardive. È molto più credibile un missile. Perché i media insistono ad avanzare ipotesi di scoppio a bordo? C’è, per caso una corsa al depistaggio?



I controlli francesi all’aeroporto Challes De Gaulle devono essere certamente molto minuziosi; un luogo che scoraggerebbe un terrorista, rischiando di essere identificato. Ma un missile di chi? Non c’è dubbio che in questo momento l’Egitto si ritrova in uno stato di panico generale, temendo di essere un obiettivo privilegiato dal terrorismo di qualunque sigla.



Pur senza avanzare alcuna ipotesi, mi viene da pensare che, indistintamente, tutti i regimi dittatoriali, autoritari, con bassissimo indice di gradimento da parte della popolazione che li deve subire, da sempre sono stati tentati di cavalcare la paura generalizzata della popolazione, puntando sul rigore che, a parole, garantirebbe una sicurezza basata sulle risposte violente. E l’Egitto si ritrova proprio con una dittatura autoritaria… Ne sappiamo qualcosa a proposito di Giulio Regeni.



Rosario Amico Roxas

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