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Il punto di Rosario Amico Roxas. Le manovre (più o meno) occulte di Benedetto XVI

«Il verminaio vaticano sta scatenando un attacco frontale per mettere in difficoltà il pontefice felicemente regnante»

| Scritto da Redazione
Il punto di Rosario Amico Roxas. Le manovre (più o meno) occulte di Benedetto XVI

Tutto ciò che sta accadendo in Vaticano non è altro che l’emersione di ciò che stava sotto il pelo dell’acqua, dopo che era emerso l’iceberg che chiariva come ben altro stava mimetizzato sott’acqua). Fu nel luglio del 2012 che si concretizzò l’andazzo pan germanico che l’allora pontefice Ratzinger stava predisponendo nel “nuovo ordine” vaticano. Fu un articolo su Il Messaggero del 3 luglio 2012 che mi spinse ad approfondire quanto già stava emergendo. Riporto qui una parte dell’articolo che ha anticipato, senza alcun intervento di “corvi”, i traffici del Vaticano attraverso l’IOR, con la protezione del cardinale Tarcisio Bertone, che Ratzinger volle come segretario di Stato, con poteri assoluti. svelando intrecci blasfemi e interessi. L’articolo, pubblicato su Welfare Cremona Network, destò molto interesse, tant’è che registrò oltre 1.250 letture. Su Il Messaggero si accennava a rivolgimenti a senso unico nelle gerarchie vaticane, cosa che destò molto interesse in me, proponendomi di approfondire le ragioni occulte. Scriveva Il Messaggero: «Con la nomina del nuovo capo della Congregazione per la Dottrina della Fede, monsignor Gerard Mueller, fino ad oggi vescovo di Ratisbona, Benedetto XVI ha completato il rimpasto in curia» (in senso pangermanico, ndr). L’articolo è del 2012 e rinvio alla lettura integrale; accludo solo la parte che anticipa gli scandali odierni.

Se oggi appaiono ben altri scandali e abusi, ciò accade per l’itinerario di rinnovamento voluto e propugnato da papa Francesco, che trova resistenze titaniche proprio da quei vertici del Vaticano, nominati da Ratzinger, che cercano inh tutti i modi di creare difficoltà ai programmi di trasparenza di Francesco. L’apparizione all’orizzonte di altri scandali fu la goccia che consigliò a Ratzinger di passare la mano e imporre al Soglio di Pietro un successore più giovane e di polso fermo, con aderenze attive nel mondo imprenditoriale e politico. L’indicazione fu suggerita dalla CEI, e riguardava l’arcivescovo di Milano Scola; tant’è vero che al momento del Conclave, quando fu chiara la fumata bianca, dalla CEI partì un messaggio di auguri e congratulazioni diretto proprio al card. Scola, svelando i giochi di potere che avevano organizzato. Ma il gioco delle parti andò male e fu eletto Bergoglio, che chiarì subito il suo progetto già fin dalla scelta del nome Francesco. Ma il verminaio vaticano non si arrese e, adesso, sta scatenando un attacco frontale per mettere in difficoltà il pontefice felicemente regnante. Anche le inchieste a carico dei giornalisti che hanno svelato in due libri è una manovra diversiva, al fine di far emergere i fatti meno gravi, per sminuire la gravità dei fatti narrati.

Rosario Amico Roxas

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