Domenica, 28 aprile 2024 - ore 11.02

Il punto di Rosario Amico Roxas. Misericordia (confessionale) e solidarietà (laica)

Rosario Amico Roxas aveva affermato che non comprerà il nuovo libro di papa Francesco, poiché il volume è edito da Mondadori

| Scritto da Redazione
Il punto di Rosario Amico Roxas. Misericordia (confessionale) e solidarietà (laica)

La mia dichiarazione pubblica di non volere acquistare il libro di papa Francesco a causa della inopinata scelta dell’editore Mondadori, ha generato qualche polemica (poca cosa), oltre a parecchie adesioni e condivisioni (sostanzialmente più numerose). Mi sia concessa la facoltà di “intuire” ciò che Francesco deve affermare nel suo scritto, non fosse altro che per coerenza intellettuale. La “misericordia” invocata da Francesco non si limita a essere una “virtù” spirituale o confessionale, ma coinvolge la sfera laica e sociale dove trova la “solidarietà” come altra faccia della medesima medaglia. Trovandoci a parlare di Solidarietà sociale appare quanto meno logico escludere Mondadori come atto dovuto, non fosse altro che per interessi diretti che si agitano dentro quella casa editrice, che nulla hanno a che vedere con la misericordia confessionale e la solidarietà laica. Mondadori ha aperto una nuova concessionaria per il gioco d’azzardo online e non è da poco, perché la concessione all’esercizio del gioco d’azzardo venne concessa alla Glaming (gruppo Mondadori).

Propongo, brevemente la ricostruzione dell’ennesimo caso di conflitto di interessi nella vicenda politica e imprenditoriale del premier Berlusconi; già, perché per operare nel mercato dei giochi, che in Italia a fine 2011 valeva solo (!) 70 miliardi di euro, serve una concessione. E a dare le concessioni sono i Monopoli dello Stato, che a loro volta dipendono dal governo e a elargire tale concessione alla Glaming Gruppo Mondadori, fu il capo del governo Berlusconi. Così Berlusconi (presidente del consiglio) elargì a Berlusconi (proprietario della Mondadori) una ricca fetta di guadagno, di quelli che portano alla rovina intere famiglie… C’è abbastanza per smetterla di parlare di misericordia e di solidarietà?

Per riassumere l’esecutivo del presidente del consiglio Berlusconi, attraverso l’amministrazione dei Monopoli, elargì l’autorizzazione a operare nel ricco business del gioco d’azzardo a una società che di fatto apparteneva al 70% al premier stesso. Il restante 30%, era (ed lo è ancora) controllato dalla Fun Glaming. Quest’ultima, a sua volta era per 49% inserita in una fiduciaria, mentre il restante 51% apparteneva a Marco Bassetti, marito di Stefania Craxi, che al governo bivaccava come sottosegretario agli Esteri. Come dire: se la cantano e se la suonano.

Ma i profili del conflitto di interessi non finiscono qui. Quando il CdA di Mondadori discusse la nascita di Glaming, nel novembre del 2010, tra i consiglieri presenti – in videoconferenza – c’era anche Mario Resca, ex numero uno di McDonald’s e successivamente direttore generale del ministero dei beni culturali, chiamato dal premier Berlusconi. In questo guazzabuglio di interessi privati e di conflitti di interesse, mi chiedo: cosa c’entra Berlusconi con la pubblicazione di un libro che parla della misericordia divina e della solidarietà umana? Questi i fatti più eclatanti che mi hanno generato fastidio all’idea di acquistare quel libro, del quale ho la presunzione di conoscere il contenuto e gli inevitabili sviluppi, alla luce della coerenza che, fin qui, ha illuminato le parole e i fatti di Francesco. Coinvolgendo misericordia e solidarietà, il libro non può essere letto come un’opera mistica, bensì come un’impostazione sociologica, alla luce della Nuova Sociologia della Chiesa inaugurata da Papa Paolo VI e perfezionata nella seconda parte del pontificato da Giovanni Paolo II. La sociologia religiosa ha privilegiato il terreno delle pratiche pie, ma con l’evoluzione del pensiero sociale della Chiesa l’interesse ha coinvolto altri settori della ricerca sociologica con implicazioni di ordine etico nella società laica. Il sociologo cristiano si trovò a dover esaminare altre vie, connesse e interdipendenti, a quella prioritaria delle pratiche religiose. Innanzitutto dovette prendere atto delle relazioni dell’organismo sociale della Chiesa con la complessità della società; dovette, quindi, analizzare da una parte l’inserimento della Chiesa nella società moderna e dall’altra l’influenza esercitata sulla Chiesa dalle diverse condizioni e dai vari fattori del mondo sociale, c’è, infatti, «una stretta interdipendenza tra il sacro e il profano, fra il tutto sacro e il tutto profano» (Guarlert Th. M. SteemanLa conception de la sociologie religieuse chez Gabriel Le Bras, in Social Compass, VI/1, Parigi, 1956).

Con l’orientamento attuale, inaugurato con il Concilio Ecumenico Vaticano II, si deve tener conto del fatto che, «se la religione vive nel cuore degli uomini, ogni religione positiva nasce e si sviluppa all’interno di una società che influenza nelle forme e nei contenuti» (cfr. G. Le BrasEtudes de Sociologie Religueuse, in Social Compass, VI/1, Parigi, 1956). Questa constatazione, pur se del 1956, rimane estremamente attuale, in quanto sottolinea la necessità di affrontare e risolvere, per quanto possibile, la problematica dell’interazione tra Chiesa e Società, tra Stato e Chiesa, tra Religione e Organizzazione della vita civile.

Qualcuno mi spieghi cosa c’entrano Berlusconi, la Mondadori, la Glaming e soggetti similari nella sintesi operativa della dell’interazione tra Chiesa e società, tra Stato e Chiesa, tra religione e organizzazione della vita civile?

Rosario Amico Roxas

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